Associazione tra fattori di rischio vascolare, patologia cerebrovascolare e cambiamenti patologici della malattia di Alzheimer in individui senza demenza

A cura di Giulia Quattrini Lorenzini L, Maranzano A, Ingala S, Collij LE, Tranfa M, Blennow K, Di Perri C, Foley C, Fox NC, Frisoni GB, Haller S, Martinez-Lage P, Mollison D, O’Brien J, Payoux P, Ritchie C, Scheltens P, Schwarz AJ, Sudre CH, Tijms BM, Verde F, Ticozzi N, Silani V, Visser PJ, Waldman A, Wolz R, Chételat G, Ewers M, Wink AM, Mutsaerts H, Gispert JD, Wardlaw JM, Barkhof F. Association of Vascular Risk Factors and Cerebrovascular Pathology With Alzheimer Disease Pathologic Changes in Individuals Without Dementia. Neurology. 2024 Oct 8;103(7):e209801. doi: 10.1212/WNL.0000000000209801. I fattori di rischio vascolare (VRF), come il diabete mellito e l’ipertensione, spesso si manifestano in concomitanza ai cambiamenti patologici tipici della malattia di Alzheimer (AD), come ad esempio i depositi di placche di proteine β-amiloidi (Aβ). Tuttavia, questi ultimi sono spesso anche associati alle patologie cerebrovascolari (cSVD), come la presenza di lesioni della sostanza bianca (WML). Non è del tutto chiaro se questi tre fenomeni siano il risultato di fattori di rischio comuni o se i VRF e cSVD abbiano un ruolo nella patofisiologia AD. […]

10 Ottobre 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Associazione tra fattori di rischio vascolare, patologia cerebrovascolare e cambiamenti patologici della malattia di Alzheimer in individui senza demenza

Impatto di diverse linee guida per la diagnosi di Alzheimer sulla pratica clinica e di ricerca

A cura di Claudio Singh Solorzano Bieger A, Brum WS, Borelli WV, Therriault J, De Bastiani MA, Moreira AG, Benedet AL, Ferrari-Souza JP, Da Costa JC, Souza DO, Castilhos RM, Schumacher Schuh AF, Fagundes Chaves ML, Schöll M, Zetterberg H, Blennow K, Pascoal TA, Gauthier S, Rosa-Neto P, Schilling LP, Zimmer ER, for Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Influence of Different Diagnostic Criteria on Alzheimer Disease Clinical Research. Neurology. 2024 Sep 10;103(5):e209753. doi: 10.1212/WNL.0000000000209753. Negli ultimi anni, i criteri diagnostici sviluppati dal National Institute on Aging insieme all’Alzheimer’s Association (NIA-AA) e dall’International Working Group (IWG) per la malattia di Alzheimer (AD) si sono aggiornati, con un chiaro passaggio da una diagnosi basata su criteri clinici ad una basata sui biomarcatori. Tuttavia non è chiaro se i vari criteri diagnostici siano coerenti e consistenti tra di loro, anche relativamente al loro valore prognostico nel continuum dell’AD. […]

26 Settembre 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto di diverse linee guida per la diagnosi di Alzheimer sulla pratica clinica e di ricerca

Resilienza e invecchiamento in salute

A cura di Elena Gatti Rolandi E, Rossi M, Colombo M, Pettinato L, Del Signore F, Aglieri V et al., Lifestyle, cognitive, and psychological factors associated with a resilience phenotype in aging: a multidimensional approach on a population-based sample of oldest-old (80+).  J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci. 2024 Lo studio ha esaminato una coorte di 404 anziani ultraottantenni senza demenza con l’obiettivo di identificare i fattori che contribuiscono alla resilienza durante l’invecchiamento. Degli anziani in studio, il 38% ha mostrato un fenotipo di resilienza, caratterizzato da un funzionamento positivo su più dimensioni della salute, tra cui quella mentale, fisica e cognitiva. […]

26 Agosto 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Resilienza e invecchiamento in salute

Associazione tra alterazioni strutturali del locus coeruleus e atrofia corticale

A cura di Giulia Quattrini Engels-Domínguez N, Koops EA, Hsieh S, Wiklund EE, Schultz AP, Riphagen JM, Prokopiou PC, Hanseeuw BJ, Rentz DM, Sperling RA, Johnson KA, Jacobs HIL. Lower in vivo locus coeruleus integrity is associated with lower cortical thickness in older individuals with elevated Alzheimer’s pathology: a cohort study. Alzheimers Res Ther. 2024 Jun 17;16(1):129. doi: 10.1186/s13195-024-01500-0. Il locus coeruleus (LC), un piccolo nucleo situato nel tronco encefalico, è ritenuto essere il primo sito di accumulo della proteina tau iperfosforilata (NFTs), uno dei principali marcatori della malattia di Alzheimer (AD). La presenza di NFTs è associata ad alterazioni strutturali del LC, che potrebbero a loro volta influenzare l’integrità delle aree cerebrali ad esso connesse. Studi precedentemente condotti nella popolazione sana hanno evidenziato un’associazione tra neurodegenerazione del LC e atrofia corticale, tuttavia non è chiaro se tale relazione sia mediata dalla patologia AD. […]

11 Luglio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Associazione tra alterazioni strutturali del locus coeruleus e atrofia corticale

Ruolo del cortisolo nella relazione tra riserva cognitiva e funzionamento cognitivo nella malattia di Alzheimer

A cura di Claudio Singh Solorzano Yerramalla MS, Darin-Mattsson A, Udeh-Momoh CT, Holleman J, Kåreholt I, Aspö M, Hagman G, Kivipelto M, Solomon A, Marseglia A, Sindi S. Cognitive reserve, cortisol, and Alzheimer’s disease biomarkers: A memory clinic study. Alzheimers Dement. 2024 Jun 4. doi: 10.1002/alz.13866. Epub ahead of print. Sempre più studi confermano che la riserva cognitiva possa giocare un ruolo importante nel prevenire il declino cognitivo e lo sviluppo di demenza. Un potenziale fattore che potrebbe andare a ridurre questo effetto protettivo è lo stress psicologico e fisiologico, di cui il cortisolo è uno dei biomarker principali. Considerando l’associazione tra cortisolo e declino cognitivo e la possibilità di ridurre i livelli di stress mediante interventi psicosociali e psicoeducativi, ulteriori ricerche in questo ambito sono necessarie. […]

27 Giugno 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Ruolo del cortisolo nella relazione tra riserva cognitiva e funzionamento cognitivo nella malattia di Alzheimer

Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

A cura di Silvia Saglia Genetic predisposition, modifiable lifestyles, and their joint effects on human lifespan: evidence from multiple cohort studies. Bian Z, Wang L, Fan R, Sun J, Yu L, Xu M, Timmers PRHJ, Shen X, Wilson JF, Theodoratou E, Wu X, Li X. BMJ Evid Based Med. 2024 Apr 29. doi: 10.1136/bmjebm-2023-112583. La longevità è influenzata da una combinazione di fattori genetici e non genetici, inclusi i comportamenti legati allo stile di vita. Comprendere come queste variabili interagiscono può fornire indicazioni cruciali per strategie di prevenzione e promozione della salute. Un recente studio longitudinale ha analizzato dati provenienti da tre grandi coorti coinvolgendo 353.742 adulti di origine europea reclutati tra il 2006 e il 2010, seguiti fino al 2021. I partecipanti sono stati classificati in base al loro punteggio di rischio genetico in tre categorie: basso, intermedio e alto. Un punteggio di stile di vita sano è stato calcolato considerando fattori come dieta, attività fisica, consumo moderato di alcol e fumo. L’analisi ha valutato l’impatto combinato del rischio genetico e del comportamento sul rischio di mortalità e sull’aspettativa di vita. […]

30 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

A cura di Silvia Saglia Genetic predisposition, modifiable lifestyles, and their joint effects on human lifespan: evidence from multiple cohort studies. Bian Z, Wang L, Fan R, Sun J, Yu L, Xu M, Timmers PRHJ, Shen X, Wilson JF, Theodoratou E, Wu X, Li X. [...]

30 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

Il gene APOE4 e la biologia Alzheimer

A cura di Samantha Galluzzi e Elena Gatti Fortea J, Pegueroles J, Alcolea D, Belbin O, Dols-Icardo O, Vaqué-Alcázar L, Videla L, Gispert JD, Suárez-Calvet M, Johnson SC, Sperling R, Bejanin A, Lleó A, Montal V. APOE4 homozygozity represents a distinct genetic form of Alzheimer’s disease. Nat Med. 2024 May 6. doi: 10.1038/s41591-024-02931-w. Epub ahead of print. È stata diffusa recentemente dalla stampa nazionale la notizia della ‘scoperta’ di una nuova forma genetica di malattia di Alzheimer, nella quale gli individui portatori di due copie (omozigoti) della variante APOE4 del gene dell’apolipoproteinaE ‘quasi certamente si ammaleranno di Alzheimer’, come riportato su molti comunicati stampa. La variante genetica APOE4 è un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer sporadica (non ereditaria) noto già da 30 anni. […]

16 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Il gene APOE4 e la biologia Alzheimer

Diabete, inquinamento atmosferico e assunzione di alcool tra i principali fattori di rischio nel processo di invecchiamento

A cura di Valentina Saletti Manuello J, Min J, McCarthy P, Alfaro-Almagro F, Lee S, Smith S, Elliott LT, Winkler AM, Douaud G. The effects of genetic and modifiable risk factors on brain regions vulnerable to ageing and disease. Nat Commun. 2024 Mar 27;15(1):2576. doi: 10.1038/s41467-024-46344-2. Con l’invecchiamento vi è una rete di regioni cerebrali che degenera prima ed in maniera più veloce rispetto al resto del cervello. In un recente studio pubblicato su Nature Communications alcuni ricercatori hanno dimostrato che questa rete è più vulnerabile al diabete, all’inquinamento atmosferico associato al traffico e all’assunzione di alcool. Questi sono tra i più dannosi fattori di rischio modificabili per l’invecchiamento precoce e lo sviluppo di patologie come la demenza. […]

2 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Diabete, inquinamento atmosferico e assunzione di alcool tra i principali fattori di rischio nel processo di invecchiamento

Impatto delle patologie amiloide e tau sull’atrofia cerebrale: uno studio longitudinale in individui cognitivamente sani

A cura di Giulia Quattrini Fujishima M, Kawasaki Y, Mitsuhashi T, Matsuda H; Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Impact of amyloid and tau positivity on longitudinal brain atrophy in cognitively normal individuals. Alzheimers Res Ther. 2024 Apr 10;16(1):77. doi: 10.1186/s13195-024-01450-7. È noto che la concomitante presenza dei marcatori patologici per la malattia di Alzheimer, le placche amiloidi (A+) ed i grovigli neurofibrillari (T+), sia associata ad un più rapido decadimento cognitivo. Quel che è meno noto è il loro effetto sulla progressione dell’atrofia cerebrale nel lungo periodo. A tal fine, uno studio da poco pubblicato ha indagato l’effetto di A+ e T+ sulle traiettorie di neurodegenerazione corticale in una coorte di circa 370 soggetti cognitivamente sani che si sono sottoposti ad esame di risonanza magnetica. […]

18 Aprile 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto delle patologie amiloide e tau sull’atrofia cerebrale: uno studio longitudinale in individui cognitivamente sani