D’Onofrio G. et al. (2014)
A pilot randomized controlled trial evaluating an integrated treatment of rivastigmine transdermal patch and cognitive stimulation in patients with Alzheimer’s disease.
Int J Geriatr Psychiatry. 

In questo studio clinico randomizzato in singolo cieco gli autori hanno indagato l’efficacia di un trattamento integrato che combina la somministrazione tramite cerotto a lento rilascio di rivastigmina e la stimolazione cognitiva, in pazienti con diagnosi di malattia di Alzheimer.
Sono stati inclusi 90 pazienti di età superiore a 65 anni afferenti ad una Unità di Valutazione Alzheimer e con punteggio al Mini-Mental State Examination (MMSE) >10 e successivamente sono stati assegnati casualmente al trattamento solo farmacologico oppure al trattamento integrato. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a una valutazione multidimensionale completa alla baseline e dopo 6 mesi di trattamento, che comprendeva diverse misure dello stato cognitivo, affettivo, funzionale e clinico. Il trattamento di stimolazione cognitiva consisteva in sessioni di training individuali settimanali della durata di 90 minuti, oltre all’assegnazione di compiti che dovevano essere completati dal paziente con l’aiuto di un familiare o un amico. Ogni paziente veniva assegnato a 1 di 3 varianti del trattamento sulla base del livello di compromissione cognitiva. In entrambi i gruppi si è osservato un cambiamento significativo in seguito ai 6 mesi di trattamento nelle aree indagate, ma questi cambiamenti erano più rilevanti nel gruppo di pazienti sottoposti al trattamento integrato. In particolare, nel gruppo sottoposto a stimolazione cognitiva si osservava un maggiore miglioramento dello stato cognitivo, dei sintomi depressivi e psichiatrici, dello status funzionale, unitamente ad una diminuzione del rischio di mortalità. Lo studio quindi conferma le evidenze precedenti sull’efficacia di trattamenti che affiancano alla somministrazione di inibitori dell’acetilcolinesterasi interventi di stimolazione cognitiva, prendendo in considerazione, oltre alle misure di funzionalità cognitiva, anche misure di outcome funzionale e un indice del rischio di mortalità.

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