Zonneveld HI et al. (2014)
Prevalence of cortical superficial siderosis in a memory clinic population.
Neurology. 82:698-704.
I ricercatori hanno recentemente riportato sulla rivista Neurology che i pazienti con malattia di Alzheimer (AD) hanno una probabilità quasi cinque volte più elevata rispetto alle altre persone di essere caratterizzati da siderosi corticale superficiale (SS), un pattern di depositi di sangue che si snodano lungo la superficie del cervello. Precedenti studi hanno collegato tali depositi di sangue, visibili sulle immagini di risonanza magnetica, all’amiloidosi cerebrovascolare (CAA), specialmente in pazienti con più di 60 anni. Questo nuovo studio, svoltosi su più di 800 pazienti e guidato dal Dott. Frederik Barkhof presso VU University Medical Center di Amsterdam, aveva l’obiettivo di valutare la relazione tra SS e diagnosi clinica, ipotizzando che la prevalenza di SS fosse maggiore tra i pazienti con AD rispetto alla popolazione generale ma inferiore a quella dei pazienti con CAA. I risultati, che confermano le ipotesi, suggeriscono anche che la SS è una manifestazione radiologica importante di CAA nella malattia di Alzheimer. La SS potrebbe quindi diventare un utile marcatore radiologico per la CAA che affligge alcuni pazienti con AD. Riuscire a distinguere tra CAA e AD è importante, in quanto la distribuzione di amiloide differisce tra le due condizioni cliniche. Inoltre, come sottolinea il Dott. Barkhof, le terapie dirette contro l’amiloide possono causare effetti avversi vascolari, pertanto comprendere la relazione tra SS e AD potrebbe essere rilevante quando si considerano i trattamenti farmacologici.