Williamson JD et al. (2014)
Cognitive Function and Brain Structure in Persons With Type 2 Diabetes Mellitus After Intensive Lowering of Blood Pressure and Lipid Levels: A Randomized Clinical Trial.
JAMA Intern Med.
La prevalenza del diabete mellito di tipo II (T2DM) nelle persone anziane è aumentata negli ultimi anni. Gli anziani con T2DM in comorbilità con l’ipertensione o la dislipidemia hanno una maggiore probabilità di andare incontro a demenza o a compromissione cognitiva in confronto agli anziani senza T2DM o con il T2DM da solo. Il T2DM in combinazione con ipertensione e dislipidemia è associato all’atrofia del cervello e all’aumento di lesioni della sostanza bianca. Attualmente, non esistono strategie preventive per rallentare l’effetto dell’ipertensione o della dislipidemia sul declino cognitivo nel T2DM. Tuttavia, alcuni studi preliminari hanno dimostrato che terapie intensive per abbassare la pressione ed il livello dei lipidi nel sangue potrebbero essere efficaci per prevenire la compromissione cognitiva nel T2DM. Per verificare tale ipotesi, questo studio multicentrico americano ha studiato quasi 3.000 soggetti, di età media 62 anni, con T2DM da circa dieci anni e con uno scarso controllo sul livello di zuccheri nel sangue e sulla pressione. I ricercatori hanno suddiviso questa coorte in due sottogruppi per testare due diversi interventi, uno focalizzato sulla pressione e l’altro sul colesterolo. Nel sotto-studio sull’ipertensione, metà dei partecipanti ricevevano alti dosi di un farmaco che riusciva a mantenere la pressione sistolica sotto i 120 mmHg, mentre l’altra metà veniva curata con il trattamento standard che manteneva la pressione nel range 130-140 mmHg. Nel sotto-studio sul colesterolo, un gruppo assumeva solo statine mentre l’altro, in aggiunta alle statine, veniva trattato anche con fenofibrati, farmaci che abbassano la concentrazione nel sangue di trigliceridi e di colesterolo. Dopo 40 mesi di trattamento, è emerso che tutti i partecipanti avevano prestazioni cognitive peggiori ai test, indipendentemente dal trattamento. Inoltre, i soggetti che avevano ricevuto il trattamento intensivo per la riduzione della pressione mostravano un’atrofia cerebrale maggiore degli altri. Questi risultati indicano che non è necessario abbassare ulteriormente la pressione o il livello del colesterolo negli anziani con T2DM per prevenirne il decadimento cognitivo.