Stark SL et al. (2013)
Preclinical Alzheimer disease and risk of falls.
Neurology.

Le cadute nella popolazione anziana rimangono una delle principali cause di disabilità ed istituzionalizzazione prematura. Inoltre, studi precedenti hanno rilevato un elevato rischio di cadute in pazienti con malattia di Alzheimer. Poiché la lentezza motoria precede il deficit cognitivo durante il classico processo di invecchiamento, è possibile che segni di malattia di Alzheimer preclinica possano aggravare le disfunzioni motorie e portare ad un aumento del rischio di cadute. Il presente studio ha esaminato la frequenza di cadute all’interno di un gruppo di 125 anziani cognitivamente integri alcuni dei quali mostravano segni di AD preclinico rilevati per mezzo di tecniche in grado di identificare elevati livelli di proteina beta-amiloide. I risultati hanno mostrato che gli anziani cognitivamente integri con un elevati livelli di proteina beta-amiloide avevano un maggiore rischio di cadute rispetto agli anziani sani negativi ai marcatori di beta-amiloide. Inoltre, la positività ai marcatori di beta-amiloide è risultata associata ad un periodo di tempo più breve nell’insorgenza della prima caduta. Questo studio suggerisce che sottili cambiamenti, non legati alle prestazioni cognitive, che predispongono l’anziano alle cadute potrebbero essere associati a marcatori di malattia di Alzheimer e precedere cambiamenti cognitivi oggettivabili.

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