Villemagne VL et al. (2013)
Amyloid β deposition, neurodegeneration, and cognitive decline in sporadic Alzheimer’s disease: a prospective cohort study.
Lancet Neurol. 12:357-367.

Studi precedenti hanno sottolineato come i marcatori di malattia di Alzheimer (carico di beta amiloide cerebrale, atrofia ippocampale e cerebrale e deficit di memoria) varino negli individui con malattia di Alzheimer (AD) preclinica, mostrando che questi cambiamenti iniziano ad essere presenti anche decadi prima della manifestazione dei sintomi. In questo studio di coorte prospettico gli autori hanno misurato la variazione dei marcatori di AD nel tempo all’interno di una popolazione di 145 persone cognitivamente integre, 35 pazienti con decadimento cognitivo lieve e 19 AD dai 55 a 89 anni seguiti per 4 anni. Suddividendo il gruppo dei soggetti sani in accumulatori di amiloidosi cerebrale vs non accumulatori è emerso come nel gruppo di accumulatori vi fosse una proporzione significativa più alta di individui portatori dell’allele APOEe4. Inoltre, solo il 10 % degli individui sani accumulatori, con livelli di amiloidosi cerebrale sotto soglia superava tale soglia all’interno dei successivi 3 anni. Infine, i risultati suggeriscono una fase preclinica di AD nella quale i marcatori di amiloidosi cerebrale raggiungono una soglia di positività 17 anni prima dello sviluppo della malattia; i marcatori strutturali (come l’atrofia ippocampale) raggiungono tale soglia 4 anni prima, mentre i deficit di memoria la raggiungono 3 anni prima dell’insorgenza clinica di AD. Questo studio dimostra come la deposizione di beta amiloide nel cervello sia un processo lento e protratto anche per due decadi, suggerendo come interventi preventivi dovrebbero tenere in considerazione la dinamicità dei marcatori di AD nell’implementazione delle future sperimentazioni cliniche.

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