Sia l’invecchiamento cognitivo che la deposizione di beta amiloide, segni patologici della malattia di Alzheimer (AD), sono associati a cambiamenti cognitivi e strutturali in anziani normali. Con l’obiettivo di studiare l’effetto dell’età e della deposizione di amiloide sulle funzioni cognitive e sulla struttura cerebrale, 83 soggetti anziani, cognitivamente normali, sono stati sottoposti a risonanza magnetica strutturale, a PET con radiotracciante per l’amiloide (11-C PIB) e a valutazione neuropsicologica. I soggetti sono stati classificati in due gruppi, a seconda del livello cerebrale di amiloide: sopra (PIB+) e sotto (PIB-) la soglia fissata a 1.08. I due gruppi risultavano omogenei per età, sesso, scolarità, genotipo APOE e punteggi al MMSE. Gli 83 anziani mostravano un’atrofia della materia grigia associata all’età su tutto il cervello, indipendentemente dalla deposizione di beta amiloide. Pur non essendoci una differenza di atrofia tra i due gruppi, solo nel gruppo PIB+ il livello di amiloide appariva associato all’atrofia nella corteccia frontale, temporale e parietale. Inoltre, i soggetti PIB- mostravano un’associazione tra funzioni cognitive e il volume dello striato (il putamen soprattutto) e delle regioni frontali, mentre nei PIB+ l’associazione era tra cognizione e regioni orbito-frontali e ippocampali. L’età incide quindi sull’atrofia cerebrale indipendentemente dalla presenza di beta amiloide nel cervello. Le funzioni cognitive sono associate a strutture cerebrali differenti a seconda del livello di amiloide: i PIB+ mostrano un’associazione con le strutture temporomediali, mentre i PIB- con il network frontostriatale. I risultati suggeriscono che durante l’invecchiamento la localizzazione e l’entità della perdita di materia grigia sarebbero caratterizzate da una combinazione tra l’effetto globale legato all’età e l’effetto specifico legato all’accumulo eccessivo di amiloide, effetti che sembrano tra loro indipendenti.