Tan KS et al. (2013)
Differential Longitudinal Decline on the Mini-Mental State Examination in Frontotemporal Lobar Degeneration and Alzheimer Disease.
Alzheimer Dis Assoc Disord.
Il Mini-Mental State Esamination (MMSE) è il test di valutazione per la gravità delle demenze più utilizzato sia in ambito clinico che di ricerca, per via della sua brevità e praticità. Tuttavia ancora non è stato indagato a fondo l’effetto del fenotipo clinico sulla performance longitudinale al MMSE tra demenza di Alzheimer (AD) e le diverse varianti di degenerazione frontotemporale lobare (FTLD): la variante comportamentale (bvFTD), la variante agrammatica non fluente dell’afasia primaria progressiva (nfaPPA) e la sua variante semantica (svPPA). Per questo scopo, sono stati raccolti i dati di 106 pazienti con AD e 79 pazienti con queste tre forme di FTLD (40 bvFTD, 23 nfaPPA e 16 svPPA) con follow-up a distanza di circa 7 mesi, per un totale di 52 mesi. Alla baseline, i soggetti con AD sono risultati più anziani rispetto ad bvFTD e svPPA, congruentemente con le caratteristiche tipiche di esordio precoce nei soggetti con FTLD. Inoltre vi erano differenze tra i gruppi nei punteggi di MMSE alla baseline: i soggetti con AD presentavano punteggi in media più bassi di 3 punti rispetto ai bvFTD e di 5.1 punti rispetto ai nfaPPA. I risultati dimostrano differenti tassi di declino nei punteggi al MMSE: i soggetti con AD e svPPA confrontati con bvFTD e nfaPPA infatti dimostravano un declino molto più rapido. In 4 anni, i soggetti con AD e svPPA perdono in media circa 22 punti, mentre i soggetti con bvFTD ne perdono 15 e quelli con nfaPPA 11. Questi risultati suggeriscono che il MMSE potrebbe non essere lo strumento più adeguato e giustamente sensibile, capace di cogliere la progressione della malattia in alcuni fenotipi di FTLD, problema questo che ha ricadute anche sui risultati del trial clinici. Il MMSE si focalizza principalmente su funzioni verbali e mnesiche, oltre che su orientamento e funzioni visuospaziali, mentre dà meno peso ad aspetti non verbali, comportamentali e sociali, che risultano invece essere i più colpiti nelle forme di bvFTD e nfaPPA.