Winchester J. et al. (2012)
Walking stabilizes cognitive functioning in Alzheimer’s disease (AD) across one year.
Arch Gerontol Geriatr.
L’attività fisica è una delle più promettenti strategie per fronteggiare la malattia di Alzheimer (AD). Diversi studi epidemiologici, infatti, hanno suggerito che l’attività fisica può rallentare la progressione del declino cognitivo, migliorare la performance ai test cognitivi e l’umore e accrescere la qualità del sonno. Per valutare se l’attività fisica possa avere un impatto sul declino cognitivo nell’AD, questo studio ha esaminato un campione di 104 pazienti con AD allo stadio iniziale. L’obiettivo era di quantificare la prevalenza di attività fisica nei pazienti con AD e di indagare se i pazienti maggiormente impegnati nell’esercizio fisico manifestassero una funzionalità ed una cognitività migliori in confronto ai pazienti più sedentari. E’ risultato che la principale attività fisica intrapresa dai pazienti era la camminata. Oltre ad avere un punteggio più alto nei pazienti AD attivi fisicamente rispetto ai pazienti AD sedentari in test cognitivi, è emerso che i pazienti AD sedentari erano caratterizzati da declino cognitivo. In contrasto, i pazienti AD che camminavano per una o più ore alla settimana sperimentavano una stabilizzazione del deficit cognitivo, mentre coloro i quali passeggiavano per due o più ore settimanalmente mostravano un significativo innalzamento del punteggio ai test cognitivi. I risultati di questo studio dimostrano che l’attività fisica, specialmente il camminare, apporta benefici nei pazienti AD allo stadio lieve-moderato.