Molte evidenze scientifiche suggeriscono come le prime lamentele di memoria rappresentino quella categoria di lievissimo declino cognitivo che caratterizza i pazienti con Malattia di Alzheimer in fase pre-clinica. In questo studio è stato indagato il carico di amiloidosi cerebrale in vivo in 131 individui cognitivamente integri per mezzo della tomografia ad emissione di positroni utilizzando il composto di Pittsburgh. All’intero campione è stata somministrata una batteria neuropsicologica e tre questionari per valutare il disturbo soggettivo di memoria. Successivamente è stata indagata la correlazione tra disturbo soggettivo di memoria ed il carico di amiloidosi cerebrale in vivo. I risultati mostrano una relazione significativa tra il punteggio ai questionari relativi al disturbo soggettivo di memoria ed il carico di amiloidosi cerebrale indipendentemente dalla presenza di sintomi depressivi. Questi risultati suggeriscono come il disturbo soggettivo di memoria possa rappresentare un indicatore precoce del processo patologico legato alla Malattia di Alzheimer.