Okonkwo OC et al. (2012)
Family history of Alzheimer disease predicts hippocampal atrophy in healthy middle-aged adults.
Neurology. 78:1769-1776.
Comprendere a fondo cambiamenti cerebrali che si verificano nelle fasi precliniche della malattia di Alzheimer (AD) è una cosa fondamentale per un’accurata previsione dei successivi sintomi clinici ed è notevolmente informativa per la progettazione di protocolli di trattamento mirati. Sebbene l’apolipoproteina E (APOE4) sia considerata il più forte fattore di rischio genetico per l’AD, oggi è noto che la storia familiare di malattia non solo conferisce ulteriori rischi, ma può anche spiegare la variabilità delle alterazioni cerebrali precliniche, allo stesso modo o addirittura in misura maggiore rispetto alla presenza del gene APOE4. Questo recente studio ha voluto valutare l’influenza della storia familiare di AD e della presenza di APOE4 sull’ atrofia cerebrale e il declino cognitivo, in un arco di tempo di 4 anni su un campione di 108 adulti cognitivamente sani. I partecipanti, di cui 60 con e 48 senza una storia familiare di AD sono stati sottoposti a genotipizzazione, valutazioni cognitive e risonanza magnetica al reclutamento e dopo 4 anni. I risultati rivelano che né la storia familiare né la presenza di APOE4 hanno un effetto sull’atrofia cerebrale o sulla cognitività all’epoca del reclutamento. Longitudinalmente, la storia familiare influenza congiuntamente l’ippocampo posteriore di destra e di sinistra, che sono risultati significativamente più atrofici nei soggetti con storia familiare rispetto ai soggetti senza storia familiare di AD. Non sono stati rilevati effetti principali del gene apoE4 o differenze tra genitori affetti (padre o madre). Nessun deterioramento cognitivo nel tempo è stato osservato nel gruppo di studio, a conferma del fatto che i cambiamenti neuroanatomici correlati alla malattia si verificano e sono rilevabili precocemente nella cascata patologica senza che se ne presentino i sintomi. In conclusione lo studio dimostra che, in un intervallo di quattro anni, soggetti asintomatici adulti di mezza età con storia familiare di AD presentano atrofia significativa negli ippocampi posteriori, in assenza di cambiamenti cognitivi misurabili.