To Sleep, Perchance to Delay Dementia

Sperling R, Johnson K.
Arch Neurol. 2012;69:118-120.

I disturbi respiratori nel sonno, caratterizzati da ricorrenti risvegli e ipossia intermittente, sono comuni tra gli adulti e gli anziani e studi precedenti li hanno collegati al decadimento cognitivo, ma non è chiaro se tali disturbi lo precedano o ne siano la conseguenza. Con questo lavoro un gruppo di ricercatori ha cercato di determinare la relazione tra i potenziali disturbi respiratori nel sonno e la compromissione cognitiva, analizzando i possibili meccanismi di questa associazione. Si tratta di uno studio prospettico condotto su 298 donne senza demenza (età media 82 anni) seguite tra gennaio 2002 e aprile 2004, per le quali è stata analizzata l’associazione tra disturbi respiratori nel sonno e rischio di decadimento cognitivo lieve o demenza, controllando fattori generici quali età, etnia, indice di massa corporea, livello di istruzione, fumo, presenza di diabete, ipertensione, uso di farmaci e punteggi cognitivi di partenza. Al confronto con le 193 donne senza disturbi respiratori nel sonno, le 105 donne con disturbi avevano una maggiore probabilità di sviluppare decadimento cognitivo lieve o demenza, mentre le misure di frammentazione del sonno o la durata del sonno stesso (tempo di sonno totale) non sembrano associarsi a rischio di deterioramento cognitivo. Tra le donne più anziane, quelle con disturbi respiratori nel sonno mostrano un aumentato rischio di sviluppare decadimento cognitivo rispetto a quelle senza disturbi respiratori nel sonno.

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