Smith JC et al. (2011)
Does physical activity influence semantic memory activation in amnestic mild cognitive impairment?
Psychiatry Res. 193:60-62.

La diagnosi di decadimento cognitivo lieve di tipo amnesico (aMCI) rappresenta un alto fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer (AD). Dalla letteratura emerge che l’80% di individui con aMCI progredisce ad AD entro sei anni; dunque, terapie efficaci sono necessarie per poter preservare le funzioni cognitive e cerebrali. Sulla base di queste considerazioni l’attività fisica si sta dimostrando un intervento promettente. L’obiettivo di questo studio è stato quello di indagare l’effetto dell’attività fisica sull’attivazione cerebrale durante l’esecuzione di un compito di memoria semantica in 18 pazienti con aMCI, classificati come persone che svolgevano un’attività fisica di bassa intensità (< 2 giorni a settimana) e persone che svolgevano un’attività fisica di alta intensità (>3 giorni a settimana). L’intero campione è stato sottoposto a risonanza magnetica funzionale eseguendo un compito di memoria semantica.
I risultati mostrano un’attivazione cerebrale legata all’elaborazione della memoria semantica in sei regioni di interesse. Il gruppo con un alta frequenza di attività fisica ha mostrato un’attivazione significativa rispetto al gruppo con bassa frequenza di attività fisica nel nucleo caudato sinistro. I risultati suggeriscono che eseguire attività fisica costantemente e a frequenza elevata può aumentare l’attività del nucleo caudato, legata principalmente a compiti di memoria semantica in pazienti affetti da aMCI.

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