Ewers M. et al. (2011)
CSF Biomarker and PIB-PET-Derived Beta-Amyloid Signature Predicts Metabolic, Gray Matter, and Cognitive Changes in Nondemented Subjects.
Cereb Cortex.

La presenza di beta amiloide rappresenta una caratteristica istopatologia tipica della malattia di Alzheimer (AD) sebbene alti livelli di beta amiloide siano presenti in certe proporzioni anche in persone non dementi. In questo studio sono stati investigati per due anni i livelli di cambiamento cognitivo e riduzione di sostanza grigia cerebrale in persone non dementi che presentavano alti o bassi livelli di beta-amiloide misurati attraverso l’esecuzione di una PET con radio tracciante per la beta-amiloide o tramite il prelievo di liquor. L’indagine è stata eseguita su un campione di 19 controlli, 64 pazienti con deterioramento cognitivo e 19 AD. I tre gruppi sono stati successivamente suddivisi in amiloide positivi ed amiloide negativi. All’interno del gruppo di anziani sani il 48% è risultato positivo all’esame per l’amiloide. Confrontando il gruppo di controllo positivo all’amiloide con quello negativo, i risultati hanno mostrato che gli anziani sani che presentavano un carico maggiore di depositi di beta amiloide avevano anche un maggiore grado di atrofia nel lobo temporale mediale e nel precuneo nei due anni successivi. Non è stato invece individuato un effetto predittivo della positività alla beta amiloide sulla manifestazione di cambiamenti cognitivi significativi.

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