Dickerson BC et al. (2011)
Alzheimer-signature MRI biomarker predicts AD dementia in cognitively normal adults.
Neurology. 76:1395-1402.
Due decenni di indagini hanno portato a una matura comprensione delle regioni del cervello che risultano atrofiche nei pazienti con demenza di Alzheimer (AD). Questo studio ha valutato l’ipotesi che l’assottigliamento corticale in queste regioni, già identificato nei pazienti con lieve AD, possa essere utile come marcatore preclinico di malattia in adulti cognitivamente normali. Di 11 persone con basso spessore corticale all’inizio di questo studio, il 55% ha sviluppato AD nel corso di un decennio, mentre nessuno dei 9 con elevato spessore corticale ha sviluppato demenza. Lo spessore corticale sembra dunque essere un forte predittore dello sviluppo di demenza. Lo studio dimostra che anomalie dello spessore corticale sono rilevabili in individui asintomatici quasi un decennio prima della comparsa della malattia, e risultano utili non solo per valutare il rischio di sviluppare AD, ma anche per prevederne il tempo di insorgenza. Secondo gli autori, la misura di spessore corticale rappresenterebbe un nuovo marcatore precoce di cambiamenti neurodegenerativi, molto utile per la diagnosi preclinica di AD.