Koivunen J. et al. (2011)
Amyloid PET imaging in patients with mild cognitive impairment: A 2-year follow-up study.
Neurology. 76:1085-1090.

Sia le neuroimmagini strutturali che funzionali hanno mostrato risultati promettenti nel miglioramento della diagnosi precoce di malattia di Alzheimer (AD) in pazienti con decadimento cognitivo lieve (MCI). Studi con la Tomografia ad emissione di Positroni con il composto B di Pittsburgh (PIB), per la captazione in vivo di placche di beta-amiloide, hanno scoperto che i soggetti con MCI hanno una significativa captazione di radio tracciante rispetto ai controlli sani in diverse aree cerebrali. In questo studio è stato valutato il cambiamento nella deposizione di placche di beta amiloide in 29 MCI ad un follow-up di 2 anni. Durante i due anni 17 MCI sono convertiti ad AD. Essi mostravano già alla baseline una ritenzione maggiore di PIB nelle cortecce cingolata posteriore, frontale, temporale, putamen e nucleo caudato rispetto al gruppo di MCI (12) che è rimasto clinicamente stabile. Nel gruppo di MCI convertiti ad AD non è stata individuata nessuna differenza significativa tra i depositi in vivo di amiloide alla baseline e quelli dopo due anni. Invece un incremento di captazione di PIB è stato individuato nel gruppo di MCI che non sono convertiti ad AD. Inoltre, l’atrofia ippocampale era presente in entrambi i gruppi alla baseline ed è stato individuato un incremento di atrofia dopo 2 anni. Questi risultati ci mostrano come sia il volume ippocampale che i depositidi di beta-amilode siano associati all’evoluzione di AD fin dalle prime fasi. Follow-up più lunghi sarebbero però necessari per determinare se il gruppo di MCI stabili rimane effettivamente tale in un lasso di tempo maggiore.

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