Dubois B. et al. (2010)
Revising the definition of Alzheimer’s disease: a new lexicon.
Lancet Neurol.
Storicamente la malattia di Alzheimer è stata concettualizzata come una duplice entità clinico-patologica e per essere pienamente diagnosticata richiedeva: 1) un mal funzionamento di diverse funzioni cognitive ed attività della vita quotidiana; 2) specifici cambiamenti neuropatologici che includessero placche senili, gomitoli neurofibrilari e perdita sinaptica. Poiché la diagnosi neuropatologica non poteva essere eseguita “in vivo”, la diagnostica del malato di Alzheimer (AD) si è evoluta attorno ad una diagnosi di “ AD probabile”. Al giorno d’oggi, l’uso dei recenti marcatori biologici per diagnosticare in vivo l’AD pone la necessità di aggiornarne la definizione, fornendo un lessico più adeguato. Gli autori in questo lavoro cercano di proporre un lessico comune come punto di riferimento per la comunità scientifica e clinica. Il caposaldo di questo lessico è quello di considerare l’AD solamente come un’entità clinica e sintomatica includendo in essa sia la fase di predemenza che quella di demenza.