Scarmeas N. et al. (2009)
Physical Activity, Diet, and Risk of Alzheimer Disease / Adherence to a Mediterranean Diet, Cognitive Decline, and Risk of Dementia.
JAMA. 302:627-637 / JAMA. 302:638-348.
Precedenti studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato consumo di pesce, verdura, legumi, frutta, cereali e un basso consumo di carne e latticini, riduce il rischio di mortalità e lo sviluppo di malattie croniche. I suoi effetti sul decadimento cognitivo sono però ancora poco noti. Allo stesso modo è risaputo che la costante attività fisica è in grado di ridurre e addirittura prevenire il decadimento funzionale associato all’invecchiamento. Recentemente uno studio prospettico di oltre cinque anni condotto su 1410 adulti francesi ultrasessantacinquenni ha indagato l’associazione tra alimentazione, decadimento cognitivo e rischio di sviluppare demenza. I risultati mostrano come l’aderenza alla dieta mediterranea sia associata ad un più lento declino cognitivo, mentre non risulta essere associata ad un minor rischio di sviluppare demenza. Un altro interessante studio prospettico durato cinque anni, condotto su un campione di 1880 adulti americani, ha invece indagato l’associazione tra dieta mediterranea combinata a costante attività fisica e il rischio di sviluppare malattia di tipo Alzheimer. Dai risultati è emerso che la dieta mediterranea e l’attività fisica presi singolarmente sono fattori associati alla riduzione del rischio di demenza e che la loro combinazione riduce ulteriormente l’incidenza di malattia.