Lopez OL et al. (2009)
Long-term effects of the concomitant use of memantine with cholinesterase inhibition in Alzheimer disease
J Neurol Neurosurg Psychiatry. 80:600-7.
Sono numerosi gli studi sperimentali su farmaci anti-amiloide potenzialmente in grado di modificare la storia naturale della malattia di Alzheimer (AD), ma attualmente gli unici farmaci approvati per il trattamento della malattia sono gli inibitori dell’acetilcolinesterasi e la memantina. È importante, quindi, conoscere se queste molecole sono in grado di avere un impatto positivo non solo sui sintomi della AD ma anche su outcome a lungo termine come l’istituzionalizzazione e la mortalità. Un recente studio osservazionale ha valutato gli effetti a lungo termine (follow-up medio 5 anni) della terapia combinata con memantina e inibitori dell’acetilcolinesterasi in 943 pazienti con AD probabile lieve-moderato. Di questi, il 15% prendeva una terapia combinata, il 45% usava solo inibitori dell’acetilcolinesterasi e il 40% non assumeva alcuna terapia. I risultati hanno dimostrato che tutti i pazienti in trattamento, anche quelli che assumevano solo inibitori dell’acetilcolinesterasi, hanno una significativa riduzione del rischio di istituzionalizzazione rispetto ai pazienti non in trattamento. Tuttavia, i pazienti che assumevano terapia combinata hanno un rischio ridotto di più di 3 volte rispetto a quelli in terapia con inibitori dell’acetilcolinesterasi da soli. Non vi era, invece, nessun significativo effetto sulla mortalità, né della terapia con inibitori dell’acetilcolinesterasi da soli, né della terapia combinata. Lo studio suggerisce che la terapia con memantina possa aumentare gli effetti positivi degli inibitori dell’acetilcolinesterasi sulla storia della AD e che i benefici dei due farmaci risultano evidenti anche nel lungo termine.