Fitzpatrick AL et al. (2009)
Midlife and late-life obesity and the risk of dementia: cardiovascular health study.
Arch Neurol. 66:336-42
L’obesità nella mezza età è un fattore di rischio per lo sviluppo di demenza, mentre la relazione tra obesità nell’età anziana e demenza non è molto chiara. In un gruppo di quasi 3000 anziani (età media 75 anni) cognitivamente integri partecipanti al Cardiovascular Health Study, seguiti nel tempo per una media di 5 anni, peso ed altezza sono stati misurati alla baseline per il calcolo dell’indice di massa corporea (BMI) dell’età anziana. Inoltre, il peso e l’altezza riferiti che i soggetti avevano a 50 anni di età è stato utilizzato per calcolare il BMI della mezza età. I risultati hanno dimostrato che, quando si considera il BMI della mezza età, i soggetti obesi (BMI>30) hanno un rischio aumentato (HR 1.39, IC 95% 1.03-1.87) di sviluppare demenza rispetto ai soggetti normopeso (BMI 20-25), mentre considerando il BMI dell’età anziana succede il contrario, cioè sono i soggetti sottopeso (BMI<20) ad avere un rischio aumentato di sviluppare demenza (HR 1.62, IC 95% 1.02-2.64), ed essere obesi riduce il rischio (HR 0.63, IC 95% 0.44-0.91). I risultati dello studio suggeriscono che la capacità del BMI di predire lo sviluppo di demenza si modifica nel tempo, parallelamente alle modificazioni fisiche che predispongono l’anziano allo sviluppo di disabilità e fragilità.