Resnick SM et al. (2009)
Postmenopausal hormone therapy and regional brain volumes: the WHIMS-MRI Study.
Neurology. 72:135-42
Un recente studio ha investigato l’effetto della terapia ormonale sostitutiva (TOS) sul volume cerebrale in 1400 donne ultra65enni partecipanti al Women’s Health Iniziative Study. Risultati precedenti di questo clinical trial avevano evidenziato un aumento del rischio di demenza nelle donne che assumevano terapia estroprogestinica rispetto al placebo. La valutazione del volume cerebrale alla risonanza magnetica effettuata alla baseline e dopo una media di 5 anni di follow-up ha evidenziato, nelle donne in terapia, una significativa riduzione del volume dell’ippocampo e dei lobi frontali rispetto alle donne in placebo, senza differenze tra terapia estrogenica singola ed estroprogestinica combinata. La riduzione di volume era maggiore nelle donne che alla baseline avevano una performance cognitiva più bassa. Poiché lo studio suggerisce che la TOS possa essere dannosa nelle donne anziane con un cervello fragile, ma non nelle donne giovani, che hanno iniziato la TOS subito dopo la menopausa, si può ipotizzare che vi sia un ottimale livello di esposizione agli estrogeni, al di sotto del quale la TOS diventa neurotossica. Il livello ottimale può variare in funzione dell’età o del periodo di inizio della TOS dalla menopausa, poiché i recettori per gli estrogeni possono perdere di sensibilità in assenza di un’esposizione ormonale prolungata.
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