In un recente studio pubblicato sulla rivista Brain Research Bullettin è stata indagata la relazione che intercorre tra il gruppo sanguigno e la struttura cerebrale. Due ricercatori Italiani hanno coinvolto 189 partecipanti sani tra i 21 e gli 80 anni che avevano già effettuato una Risonanza Magnetica Strutturale: 76 di essi avevano gruppo sanguigno “0” e 113 un gruppo sanguigno diverso da “0” (A, B, AB). Attraverso un’analisi morfometrica sono stati quindi indagati i volumi di sostanza grigia dei partecipanti. I risultati hanno rilevato nei soggetti con gruppo sanguigno “0” una maggiore quantità di sostanza grigia nella zona posteriore-ventrale del cervelletto, mentre nei soggetti con gruppo sanguigno diverso da “0” volumi inferiori di sostanza grigia nelle regioni limbiche e temporali, tra cui l’ippocampo sinistro, una delle principali aree implicate nella malattia di Alzheimer. Il gruppo sanguigno “0” potrebbe quindi essere implicato nello sviluppo del Sistema Nervoso Centrale e, quindi, rappresentare un fattore protettivo contro le malattie nelle quali si osserva la perdita di volume cerebrale temporale e mediotemporale, ma bisognerà capire perché e come questo accada.

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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26004787