A cura di Ilaria Passeggia
Relationship continuity and emotional well-being in spouses of people with dementia.
Riley G.A, Evans L., Oyebode J.R..
Aging & Mental Health. 2016 Nov 3:1-7. [Epub ahead of print]
Tra gli effetti negativi connessi alla demenza, non dobbiamo tralasciare quanto la malattia incida sulla qualità delle relazioni coniugali tra la persona malata e il partner che se ne prende cura. Quest’ultimo, con l’evolversi della patologia, potrebbe progressivamente sperimentare stati di stress, ansia, senso di colpa e di impotenza. Precedenti studi hanno dimostrato che tale stato di malessere vissuto dal coniuge si associa maggiormente alla percezione di un senso di discontinuità della relazione coniugale. Il fatto cioè di percepire il rapporto come notevolmente cambiato e non più contraddistinto da amore reciproco, perdendo così la sensazione di essere ancora una coppia nonostante le difficoltà, sembrerebbe connesso ad un minore senso di soddisfazione nel prendersi cura del compagno e a carichi emotivi più gravosi. A supporto di questa ipotesi, una recente ricerca inglese ha dimostrato, attraverso i dati raccolti su 71 partner di pazienti con demenza, quanto la percezione di continuità coniugale si associ a livelli più elevati di benessere emotivo. Se ulteriori studi futuri dovessero confermare ciò, la linea clinica da perseguire sarebbe quella di promuovere la continuità e l’unità di coppia e di affiancare i coniugi nell’evoluzione delle relazioni con il partner malato. A tal proposito, gli autori consigliano alcune strategie finalizzate al mantenimento di una solida relazione di coppia che possa oltrepassare l’impatto negativo della demenza. Alcune di queste riguardano la possibilità di coltivare insieme consueti o nuovi interessi e attività, di focalizzarsi sulle abilità conservate del partner malato piuttosto che su quelle andate perse, di comunicare apertamente in merito alle difficoltà, di continuare a intrattenere rapporti sociali come coppia e di mantenere l’intimità e il contatto fisico. Diventa allora fondamentale attuare interventi in grado di aiutare il coniuge di un paziente con demenza a pensarsi prima di tutto come il suo compagno, e solo secondariamente come colui o colei che se ne prende cura.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27809565