A cura di Anna Tarallo
Autotaxin is Related to Metabolic Dysfunction and Predicts Alzheimer’s Disease Outcomes.
McLimans KE, Willette AA, Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative.
J Alzheimers Dis. 2016 Dec 1.
L’obesità e l’insulino resistenza sono condizioni associate con il declino cognitivo e la neuropatologia della malattia di Alzheimer (AD).
Un gruppo di ricercatori dell’università dello Iowa, USA, ha identificato come collegamento tra demenza e diabete, l’autotaxina, un enzima prodotto dal tessuto adiposo beige, che regola il metabolismo ed è presente nel liquido cerebrospinale, e che a livelli elevati aumenterebbe il rischio di sviluppare entrambe le patologie.
Sono stati considerati i dati di 287 soggetti, tra i 56 e gli 89 anni, partecipanti alla Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative (ADNI), 86 soggetti cognitivamente normali (CN), 135 con diagnosi di Mild Cognitive Impairment (MCI) e 66 con AD.
I risultati hanno indicato che un aumento di un solo punto nella concentrazione di autotaxina liquorale, corrisponde a un aumento del rischio di sviluppare il diabete del 300% e di sviluppare MCI e AD del 350% e 500%, rispettivamente.
Ulteriori analisi hanno rilevato che elevati livelli di autotaxina nell’AD sono predittori di ipometabolismo nel lobo temporale mediale e di deficit nei domini cognitivi della memoria e delle funzioni esecutive. L’autotaxina inoltre è associata ad atrofia di regioni prefrontali, come la corteccia orbito frontale, come per gli altri marcatori liquorali per l’AD (total tau, p-tau181,total tau/ab1-42).
I ricercatori sostengono che questi risultati sono comparabili con le loro precedenti ricerche su insulino resistenza e compromissione cognitiva e che grazie alle caratteristiche rilevate, l’autotaxina liquorale potrebbe essere considerata come un biomarcatore metabolico per l’AD.
Potete trovare l’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27911319