A cura di Federica Ribaldi

Efficacy of a computer-based cognitive training program in older people with subjective memory complaints: A randomized study.
Pereira-Morales AJ, Salinas AF, Melo JA, Manrique FP.
Int J Neurosci. 2017 Mar 20:1-28. doi: 10.1080/00207454.2017.1308930. [Epub ahead of print]

Il disturbo soggettivo di memoria (SMC) è caratterizzato dalla presenza di lamentele circa le proprie capacità di memoria in assenza di deficit cognitivi obiettivi ed è associato ad un maggior rischio di demenza.
Attualmente, la ricerca si sta concentrando sulla prevenzione del decadimento cognitivo con interventi volti a persone che lamentano tali disturbi soggettivi. L’obiettivo del presente studio è quello di valutare l’efficacia di un programma di stimolazione cognitiva in adulti con SMC. Sono stati arruolati 40 soggetti, assegnati casualmente ad uno di tre gruppi di trattamento: programma di psico-stimolazione integrata (IPP), composto da un training cognitivo computerizzato ed un training cognitivo tradizionale con esercizi carta e matita, esercizi di rilassamento progressivo e incontri di gruppo per promuovere la socializzazione tra i partecipanti; training cognitivo computerizzato (CCT); gruppo di controllo, che prevedeva l’invio di brochure informative da leggere autonomamente. I partecipanti erano sottoposti a valutazione clinica e neuropsicologica prima e dopo il trattamento. I risultati hanno mostrato un effetto significativo del training cognitivo sulla memoria a breve, sulla memoria a lungo termine e sulla velocità di processamento; anche i sintomi d’ansia diminuivano significativamente a seguito del training. Tuttavia mentre il gruppo IPP migliorava nella maggior parte delle funzioni cognitive valutate, il gruppo CCT ha mostrato miglioramenti solo nella memoria a breve termine. In conclusione la combinazione di un training computerizzato ed uno tradizionale è maggiormente efficace sia per mantenere un buon funzionamento della cognitività che per il benessere nell’invecchiamento e potrebbe costituire parte dei programmi di intervento preventivo per decadimento cognitivo. Questi risultati dovrebbero essere riprodotti su un campione più ampio e con una durata di stimolazione maggiore; si dovrebbero inoltre testare gli effetti a lungo termine di tali interventi con follow-up clinici a neuropsicologici a distanza di tempo.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28316267