A cura di Michela Rampini
Dementia-related restlessness: relationship to characteristics of person with dementia and family caregivers.
Reiger N.G., Giltin L.N.
Int J Geriatr Psychiatry 2017; DOI: 10.1002/gps.4705
Vari sintomi neuropsichiatrici sono comunemente associati alla malattia di Alzheimer (AD) e tendono a peggiorare con il progredire della patologia.
I caregiver, ovvero coloro che si prendono cura del malato, spesso considerano i sintomi neuropsichiatrici uno degli aspetti più critici e sfidanti nella gestione della persona con demenza. L’irrequietezza è un sintomo comportamentale frequente in questi pazienti ed è caratterizzata principalmente da attività motoria intensa o limitato controllo del movimento, comportamento poco produttivo e disorganizzato ed angoscia. Spesso si accompagna ad altri tipi di comportamenti problematici: maggiore propensione al litigio, ansia e agitazione. È preoccupante constatare come questo sintomo, che incide in maniera significativa sulla situazione clinica del paziente e sulla qualità della vita del caregiver, venga spesso trascurato nelle valutazioni effettuate dagli specialisti. Uno studio americano, che ha coinvolto 569 caregiver di persone con AD in fase lieve-moderata, ha cercato di valutare se vi erano differenze nei profili demografici e funzionali dei malati (e dei rispettivi caregiver) che manifestavano questo disturbo. Circa il 65% degli intervistati assisteva un familiare che presentava irrequietezza. La maggior parte dei malati con irrequietezza erano vedovi o non sposati ma non vi erano altre differenze significative di sesso, razza e livello di indipendenza funzionale. I caregiver delle persone più irrequiete erano i più giovani fra gli intervistati e di sesso femminile. Essi riportavano maggiori livelli di stress, minore senso di efficacia e padronanza nella gestione di questi comportamenti ed una più frequente sintomatologia depressiva. Il loro stato civile, il livello di istruzione e il grado di salute personale percepita non erano significativamente correlate al livello di irrequietezza della persona assistita.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28332736