A cura di Federica Ribaldi

Subjective cognitive decline in cognitively normal elders from the community or from a memory clinic: Differential affective and imaging correlates.
Perrotin A, La Joie R, de La Sayette V, Barré L, Mézenge F, Mutlu J, Guilloteau D, Egret S, Eustache F, Chételat G.
Alzheimers Dement. 2017 May;13(5):550-560. doi: 10.1016/j.jalz.2016.08.011. Epub 2016 Sep 28.

L’attenzione della ricerca nell’ambito delle malattie degenerative si sta focalizzando sulla fase di transizione tra l’invecchiamento normale e demenza.
In questa fase, la fisiopatologia tipica della malattia di Alzheimer (AD) può manifestarsi in assenza della sintomatologia clinica. In tale contesto si inserisce il disturbo soggettivo di memoria (SCD), caratterizzato da lamentele riguardo le proprie capacità di memoria in assenza di disturbi cognitivi obiettivi, che rappresenta una condizione di aumentato rischio di AD. Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare i differenti correlati cognitivi, affettivi e di neuroimaging dell’SCD. Lo studio ha previsto l’arruolamento di 28 soggetti SCD presso una clinica della memoria locale, 35 volontari SCD e 35 controlli sani. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale (MRI) e PET per l’amiloide; hanno eseguito una batteria di test neuropsicologici, scale cliniche ed un questionario per le difficoltà cognitive nella vita quotidiana. Entrambi i gruppi di soggetti SCD, mostrano un aumento nei livelli di ansia, mentre solo nei soggetti arruolati nella clinica locale sono presenti livelli di depressione maggiori rispetto ai volontari SCD ed al gruppo di controllo. Le analisi di imaging evidenziano aumentati livelli di deposito di β amiloide in entrambi i gruppi SCD e differenze significative nei volumi di sostanza grigia temporo-parietale tra il gruppo di SCD clinico rispetto ad entrambi i gruppi di volontari. Lo studio suggerisce che indipendentemente dall’appartenenza ad una popolazione clinica, il disturbo soggettivo di memoria è correlato ai biomarcatori di imaging ed ai sintomi affettivi dell’AD, tuttavia il metodo e il contesto del reclutamento influenzano tali correlati. Questi risultati potranno avere un impatto negli studi di ricerca sull’AD preclinico e sull’arruolamento per i clinical trials anche se necessita di approfondimenti riguardo i correlati cognitivi dell’SCD.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27693187