A cura di Elena Rolandi

Repurposed drugs targeting eIF2α-P-mediated translational repression prevent neurodegeneration in mice.
Halliday M, Radford H, Zents KAM, Molloy C, Moreno JA, Verity NC, Smith E, Ortori CA, Barrett DA, Bushell M, Mallucci GR
Brain. 2017 Jun 1;140(6):1768-1783. doi: 10.1093/brain/awx074.

Scoprire nuovi utilizzi per vecchi farmaci, in inglese drug repurposing, permette di ridurre drasticamente il costo e i tempi per l’avvio di nuove promettenti sperimentazioni farmacologiche.
In diverse malattie neurodegenerative, quali la malattia di Alzheimer, la demenza frontotemporale e le encefalopatie da prioni, uno dei principali meccanismi responsabili dell’accumulo patologico di proteine disturbo-specifiche sembrerebbe essere il malfunzionamento della risposta alle proteine malripiegate (URP). In particolare questo avverrebbe a causa di una prolungata iperattivazione della chinasi PERK che determina la fosforilazione del fattore di iniziazione eIF2α-P, responsabile in condizioni fisiologiche dell’inibizione transitoria della sintesi proteica.
Tuttavia, ad oggi, i composti sperimentali specificatamente testati nei modelli preclinici per contrastare questo meccanismo si sono rivelati non somministrabili nell’essere umano, a causa della tossicità associata o di scarse proprietà farmacocinetiche. In questo studio i ricercatori hanno selezionato, tra i composti già scoperti e approvati per l’uso umano, due farmaci che avessero attività anti-eIF2α-P: il trazodone, in uso come anti-depressivo, e il dibenzoilmetano, con proprietà anti-tumorali. Tali composti sono stati testati in due modelli animali di neurodegenerazione, in particolare di disturbo da prioni e di taupatia da demenza frontotemporale, mostrando un’azione neuroprotettiva e un miglioramento dei sintomi cognitivi e comportamentali in assenza di tossicità sistemica. Inoltre, nel modello di demenza frontotemporale, è stata rilevata una riduzione del carico di proteina tau iper-fosforilata.
Questo studio fornisce quindi il razionale per testare, rapidamente e con costi ridotti, questi composti in trial clinici per il trattamento della demenza. Il trazodone, in particolare, è già approvato come anti-depressivo e indicato anche per la somministrazione a pazienti anziani.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28430857
ed un commento a questa scoperta:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28474684