A cura di Elena Rolandi
The need for harmonisation and innovation of neuropsychological assessment in neurodegenerative dementias in Europe: consensus document of the Joint Program for Neurodegenerative Diseases Working Group.
Costa A, Bak T, Caffarra P, Caltagirone C, Ceccaldi M, Collette F, Crutch S, Della Sala S, Démonet JF, Dubois B, Duzel E, Nestor P, Papageorgiou SG, Salmon E, Sikkes S, Tiraboschi P, van der Flier WM, Visser PJ, Cappa SF.
Alzheimers Res Ther. 2017 Apr 17;9(1):27. doi: 10.1186/s13195-017-0254-x.
Nonostante gli enormi sforzi e avanzamenti nella ricerca delle cause e delle possibili terapie per le principali patologie neurodegenerative, ad oggi non è ancora disponibile un protocollo di valutazione neuropsicologica armonizzato a livello Europeo per la diagnosi precoce o differenziale delle demenze. Un gruppo di esperti neurologi e neuropsicologi nell’ambito delle demenze si è quindi riunito al fine di produrre un documento di consenso per fornire raccomandazioni pratiche sull’utilizzo degli strumenti di valutazione ad oggi disponibili e per indirizzare coerentemente le ricerche future nel campo.
In particolare, sono state analizzate le evidenze disponibili sugli strumenti di screening dello stato cognitivo generale e quelle relative a strumenti specifici per la valutazione di alcune dimensioni fenotipiche rilevanti nelle diverse forme di demenza, quali: memoria episodica, linguaggio, funzioni esecutive, abilità visuo-spaziali, sintomi comportamentali, disturbi motori e stato delle abilità funzionali.
Di seguito alcune delle raccomandazioni sugli strumenti in uso: Free and Cued Selective Reminding Test e Visual Short-Term Memory Binding Test mostrano una buona specificità per rilevare disturbi di memoria dovuti a malattia di Alzheimer (AD), la scala Neuropsychiatric Inventory mostra una buona specificità per la demenza dei corpi di Lewy rispetto ad AD, tra i test per le funzioni esecutive il test di Stroop è il più sensibile per AD mentre la batteria Social and Emotional Assessment per la variante comportamentale della demenza frontotemporale.
Per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi strumenti, gli autori raccomandano una analisi approfondita delle proprietà psicometriche della misura (validità, affidabilità test re-test e inter-rater) e di indagare specificatamente la sensibilità nella diagnosi precoce e differenziale delle diverse forme di demenza.
Per ulteriori approfondimenti, l’articolo è disponibile in modalità open access al seguente link.
https://alzres.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13195-017-0254-x