A cura di Federica Ribaldi

Prevalence and Outcomes of Amyloid Positivity Among Persons Without Dementia in a Longitudinal, Population-Based Setting.

Roberts RO, Aakre JA, Kremers WK, Vassilaki M, Knopman DS, Mielke MM, Alhurani R, Geda YE, Machulda MM, Coloma P, Schauble B, Lowe VJ, Jack CR Jr, Petersen RC.

JAMA Neurol. 2018 Aug 1;75(8):970-979. doi: 10.1001/jamaneurol.2018.0629.

 

Le placche di proteina amiloide sono uno dei principali processi patologici della malattia di Alzheimer (AD) e svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi di tale malattia. Studiare la prevalenza della positività per l’amiloide nella popolazione generale ed il tasso di progressione verso una diagnosi clinica di demenza può offrire informazioni fondamentali per l’implementazione di nuovi studi preventivi. I suddetti sono proprio gli obiettivi di un recente studio, pubblicato sulla rivista internazionale JAMA Neurology. Tale studio ha coinvolto 1671 soggetti non dementi di età media 71.3 anni, selezionati casualmente dalla popolazione del Nord America. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a tomografia ad emissione di positroni per la proteina amiloide (PET) e valutazioni cliniche e cognitive all’inizio dello studio e seguiti con tali valutazioni ogni 15 mesi tra il 2008 e 2018. È stata stimata la prevalenza di positività per l’amiloide ed il rischio di progressione da assenza di decadimento a decadimento cognitivo lieve (MCI) e da MCI a demenza di AD. Gli autori hanno osservato che la prevalenza di positività per l’amiloide in partecipanti senza decadimento cognitivo aumentava dal 2.7% fino al 41.3% passando dal range di età 50-59 a 80-89 anni, mentre negli MCI da 0% per i soggetti di età tra i 50-59 ai 16.4% per quell tra gli 80-89 anni. Nei soggetti senza decadimento cognitivo ma positivi per l’amiloide il rischio di sviluppare MCI amnestico (aMCI) è aumentato di più di due volte rispetto ai soggetti negativi per tale proteina. Soggetti MCI positivi avevano un incremento quasi doppio del rischio di sviluppare demenza di AD rispetto ai negativi. Tale rischio risultava incrementato di più del doppio per i soggetti positivi rispetto ai negativi in assenza di decadimento o con aMCI. Nei soggetti positivi per l’amiloide è stato osservato un declino maggiore e più rapido nelle performance di cognitività globale e di memoria rispetto ai negativi. Studi di popolazione che analizzino la prevalenza di depositi patologici della proteina amiloide in soggetti sani e li seguano nel tempo sono fondamentali per capire le traiettorie di tali soggetti verso la demenza e per lo sviluppo di nuovi trattamenti farmacologici efficaci.

 

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29710225