A cura di Monica Almici

Neurogenetic contributions to amyloid beta and tau spreading in the human cortex.
Jorge Sepulcre, Michel J. Grothe, Federico d’Oleire Uquillas, Laura Ortiz-Terán, Ibai Diez, Hyun-Sik Yang, Heidi I. L. Jacobs, Bernard J. Hanseeuw, Quanzheng Li, Georges El-Fakhri, Reisa A. Sperling eKeith A. Johnson
Nature Medicine. 2018: Vol 24; 1910-1918

Numerosi dati scientifici supportano il ruolo dei geni nello sviluppo della malattia di Alzheimer (AD), sia in termini di predisposizione genetica che come causa di forme familiari di malattia. L’accumulo delle proteine tau ed abeta nel cervello è una caratteristica neurobiologica dell’AD. Non è chiaro tuttavia se ci sia un legame tra l’espressione genica e la patologia molecolare.In questo studio si ipotizzata che specifici profili di espressione genica possano supportare la propagazione selettiva della malattia in specifici circuiti neuronali; scopo è stato quello di descrivere le basi genetiche della patologia corticale nell’AD, per comprendere come i geni interagiscano con queste molecole.
Al fine di identificare le vie corticali di progressione della malattia sono state analizzate le immagini PET ottenute su un campione longitudinale di adulti cognitivamente sani; per descrivere invece la topografia della distribuzione in vivo di tau e Aβ in relazione all’espressione genica si sono esaminate le immagini flortaucipir-PET e PiB PET e i dati dei livelli di espressione genica corticale del trascrittoma delle proteine, per un totale di 112 soggetti studiati.
Sono state identificate due distinte mappe di sviluppo della patologia: tau si propagherebbe dalle zone mediali inferiori del lobo temporale ai poli anteriore, laterale e posteromediale della corteccia temporale e alla corteccia prefrontale; Aβ invece si propagherebbe dalla corteccia cingolata posteriore alle aree circostanti e alla porzione laterale del lobo parietale.
Entrambe le vie di propagazione sembrano associate ad un comune profilo genetico legato al metabolismo lipidico; solo la degenerazione di tau è risultata collegata al gene MAPT ed ad un profilo genetico che chiama in causa gli assoni, mentre la propagazione di Aβ è risultata associata al gene CLU e ad un profilo genetico legato ai dendriti.

Questi risultati rappresentano un primo passo per chiarire le basi neurobiologiche dei fenotipi di imaging nell’AD.

 

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30374196