A cura di Michela Rampini

Driving and Alzheimer’s disease: A neuropsychological screening battery for the elderly.
Crivelli L, Russo M, Farez M, Bonetto M, Prado C, Calandri IL, Campos J, Cohen G, Méndez PC, Sabe LR, Allegri RF.
Dement Neuropsychol. 2019 Jul-Sep;13(3):312-320. doi: 10.1590/1980-57642018dn13-030008.

Una recente revisione della letteratura condotta dall’American Academy of Neurology (AAN) ha messo in luce che le persone con demenza lieve sono guidatori ad alto rischio. Poiché l’automobile è un importante mezzo di trasporto e il saper guidare è un elemento chiave per l’indipendenza della persona, il ritiro della patente ha spesso un considerevole impatto negativo sul benessere e sullo stile di vita del malato. È doveroso, quindi, trovare il giusto equilibrio tra autonomia individuale e pubblica sicurezza attraverso la valutazione periodica delle abilità cognitive. Per fare questo, è necessario identificare i test neuropsicologici che possono riflettere al meglio le reali abilità di guida della persona in esame.

A tal fine, in Argentina è stato condotto uno studio che ha coinvolto 28 anziani cognitivamente sani e 28 pazienti con malattia di Alzheimer lieve che si sono sottoposti ad una valutazione neuropsicologica, una prova di guida su strada, un test di riconoscimento dei segnali stradali e un compito di reazione a stimoli (semaforo-freno).

Lo studio ha evidenziato che i pazienti con demenza, oltre ad essere più lenti nei tempi di reazione allo stimolo, commettevano più errori al volante nel riconoscere la direzione di svolta e pianificarne l’azione, seguire i segnali stradali, mantenere l’attenzione, capire e rispondere correttamente ai comandi verbali dell’esaminatore passeggero. Inoltre, rispetto ai soggetti cognitivamente sani, incontravano più difficoltà nel riconoscimento del segnale di divieto di inversione di marcia e di sorpasso e quello di indicazione di attraversamento pedonale. È emerso che i test neuropsicologici carta-matita maggiormente predittivi delle difficoltà di guida sono un test di valutazione dell’attenzione divisa, ovvero la capacità di concentrarsi su due compiti alternativamente, e una prova sulla fluenza verbale semantica, ossia la capacità di produrre parole appartenenti alla stessa categoria (es. animali).

Alla luce di tali risultati, ulteriori approfondimenti in merito potrebbero permettere una migliore valutazione delle abilità di guida e consentire a tutti di godere di una maggiore sicurezza.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31555404