A cura di Michela Rampini

The relationship between cognitive reserve and personality traits: a pilot study on a healthy aging Italian sample.
Colombo B, Piromalli G, Pins B, Taylor C, Fabio RA.
Aging Clin Exp Res. 2019 Oct 24. doi: 10.1007/s40520-019-01386-1

L’ipotesi della riserva cognitiva (CR) sostiene che il cervello si “riorganizza” attivamente e plasticamente per fronteggiare danni neuronali usando circuiti alternativi pre-esistenti di processamento dell’informazione o adottando nuovi approcci compensatori. Questo processo ha rilevanza non soltanto quando esordiscono i primi sintomi di demenza o nel caso di altri danni cerebrali, ma anche nel processo di invecchiamento cerebrale sano: esso permette infatti ad un individuo con un’alta CR di affrontare meglio ed in maniera più efficiente i cambiamenti cerebrali conseguenti all’avanzare dell’età.  In letteratura non vi sono studi che hanno esplorato se ci fosse (e quale fosse) la relazione tra tratti di personalità e CR. Un recente studio italiano ha indagato proprio questo aspetto. Lo studio ha coinvolto 100 persone cognitivamente sane con età compresa tra i 50 e i 90 anni a cui è stato chiesto di rispondere ad un questionario di personalità e ad un test creato appositamente per misurare la CR. Tale test, il CoRe-T, era formato da due parti: nella prima venivano raccolte alcune informazioni riguardo al livello di istruzione, il coinvolgimento in attività ricreative stimolanti e la professione svolta dal soggetto, mentre nella seconda parte gli veniva chiesto di effettuare alcuni esercizi volti a valutare la flessibilità di pensiero. Dall’analisi dei risultati è emerso che i due tratti di personalità maggiormente associati alla CR sono l’amicalità (intesa come cooperatività, empatia, gentilezza) e l’apertura all’esperienza ovvero il grado di apertura mentale, apertura alle novità, tolleranza per valori, culture e stili di vita diversi dal proprio. Altre caratteristiche di personalità che, in maniera meno significativa, sembrano avere un’influenza positiva sulla CR sono: perseveranza, dinamismo, educazione e controllo emotivo. Studi futuri in questo campo dovrebbero includere un campione più ampio e variegato di soggetti (anche con diagnosi di demenza o con decadimento cognitivo lieve) per meglio comprendere le influenze che i tratti di personalità possono esercitare sulla CR individuale.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31650502