A cura di Anna Mega

L’attuale epidemia di COVID-19 ha reso necessarie una serie di misure di contenimento sempre più restrittive, sino ad arrivare alla più drastica: la quarantena. Questa misura, oggi adottata in Italia, è stata utilizzata per la prima volta nel XIV secolo per contenere l’epidemia di peste nera in Europa e in Asia. La nostra quotidianità e le nostre abitudini sono state così improvvisamente stravolte, la nostra libertà personale e sociale limitata. Gli effetti psicologici della quarantena non sono quindi da sottovalutare. Ad indagare tali effetti sono stati gli autori di una review pubblicata sulla rivista Lancet, i quali hanno analizzato i dati di tre database che includevano casi di SARS, Ebola, influenza pandemica (H1N1), sindrome respiratoria medio-orientale, influenza equina.

La maggior parte degli studi esaminati ha riscontrato effetti psicologici negativi tra cui sintomi del disturbo post-traumatico da stress, confusione, irritabilità, sintomi depressivi, difficoltà di concentrazione, insonnia. Lo stress era correlato alla durata della quarantena, paure di contagio, informazioni inadeguate, forniture di beni non sufficienti (es. cibo, dispositivi medici) e, al termine del periodo di quarantena, a perdite finanziarie e stigmatizzazione. In alcuni casi, si sono osservati effetti anche a lungo termine. Senza dubbio ricevere chiare ed uniformi informazioni sulla logica della quarantena, sui rischi cui siamo esposti, avere la certezza di forniture sufficienti e su cosa sarà del futuro post-quarantena potrebbe attenuare gli effetti negativi di tale situazione. È quindi fondamentale non sottovalutare tali aspetti soprattutto da parte delle Istituzioni.

È possibile visionare l’articolo integrale al seguente link: https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30460-8/fulltext

Al seguente link sono indicati consigli e suggerimenti sul come affrontare l’emergenza COVID-19 in caso di anziani e persone fragili:
https://irp-cdn.multiscreensite.com/290b5f28/files/uploaded/Volantino-per-anziani-AST-bg.pdf