A cura di Valentina Saletti
Dual sensory impairment in older adults and risk of dementia from the GEM Study
Phillip H. Hwang, W.T. Longstreth Jr, Willa D. Brenowitz, Stephen M. Thielke, Oscar L. Lopez, Courtney E. Francis, Steven T. DeKosky, Annette L. Fitzpatrick
Azheimer’s & Dementia. 2020 Jul 7;12(1):e12054. doi: 10.1002/dad2.12054. eCollection 2020.
In un recente studio si è visto che gli anziani con un deterioramento sia uditivo che visivo (doppio deterioramento sensoriale) hanno avuto un rischio significativamente maggiore per lo sviluppo di demenza. Sono stati seguiti 2.051 anziani per otto anni e dai risultati è emerso che il doppio deterioramento sensoriale è associato ad un rischio più alto per lo sviluppo di demenza rispetto all’assenza di disabilità sensoriali. In particolare, il 14,3% delle persone senza compromissione visiva e uditiva ha sviluppato demenza, per quanto riguarda le persone con una compromissione sensoriale, invece, ne è stato colpito il 16,9% e ha sviluppato demenza il 28,8% degli individui con doppio deterioramento sensoriale. Inoltre, chi aveva disabilità sensoriale visiva e uditiva ha avuto una doppia probabilità di sviluppare malattia di Alzheimer rispetto a coloro che non avevano alcuna compromissione. I ricercatori di questo studio suggeriscono, quindi, che la valutazione della vista e dell’udito negli anziani può contribuire a identificare chi potrebbe essere a rischio di sviluppare demenza. Come sostiene Phillip Hwang, questo può avere importanti implicazioni nell’individuare i potenziali partecipanti a ricerche di prevenzione per la malattia di Alzheimer e potrebbe essere utile anche per verificare se i trattamenti per la perdita di vista e di udito possano contribuire a modificare il rischio di demenza.
Potete trovare maggiori informazioni a questo link:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32671180/