A cura di Anna Mega

In questo difficile periodo sono stati molti gli studi che hanno rivolto l’attenzione ai potenziali effetti della pandemia di COVID-19 nella popolazione. Un recente studio greco pubblicato sulla rivista Geriatric Psychiatry ha indagato l’impatto della stessa negli anziani con disturbo cognitivo lieve (MCI) o demenza e nei loro caregiver.  A tal fine nel periodo di pandemia – tra febbraio e giugno 2020 con lockdown tra marzo e maggio – è stato chiesto a duecentoquattro caregiver di compilare, sia per sé che per i propri cari malati, alcuni questionari in cui riportare ogni cambiamento intervenuto in merito ad aspetti fisici, psicologici e nelle attività di routine (es. movimento, umore, appetito, comunicazione). Le aree in cui i caregiver hanno osservato nei propri cari un maggiore declino, rispetto al periodo precedente il lockdown, sono state quelle legate al movimento, alla comunicazione, all’umore e alla compliance rispetto alle nuove misure di igiene e di protezione. Come presumibile, nei caregiver, è emerso un incremento del carico fisico e psicologico soprattutto per coloro che si prendevano cura di persone con demenza e laddove le fonti di supporto erano limitate a causa, per esempio, della chiusura dei servizi loro dedicati.

Alla luce di quanto emerso, e poiché la pandemia sembra non darci tuttora respiro interessando ogni giorno sempre più persone, appare opportuno identificare ulteriori misure per proteggere e fornire supporto ad entrambe le categorie nel tentativo di prevenirne per quanto possibile gli effetti negativi.

È possibile visionare l’intero articolo al seguente link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33166418/