A cura di Michela Rampini

Gli ultimi due anni hanno visto un aumento esponenziale di pubblicazioni laiche e scientifiche sugli effetti dei trilioni di piccoli ospiti che alloggiano nelle pieghe e nelle cavità più appartate ed intime del nostro corpo: i batteri. Sono stati pubblicati vari report sull’associazione di alcuni ceppi batterici nell’intestino (i batteri intestinali sono di gran lunga la comunità microbica più rappresentata) con la fisiologia umana, le malattie somatiche (obesità, alcolismo, intestino irritabile, sindrome e artrite reumatoide) e le malattie del cervello (depressione, autismo, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer). Recentemente studi di questo tipo si sono moltiplicati grazie al crescente numero di esperimenti condotti sugli animali che hanno dimostrato come alcune caratteristiche naturali (per esempio la resistenza alle infezioni e alle esposizioni cancerogene) possono essere trasferite da uno animale all’altro mediante il trapianto di batteri intestinali. Non solo, è sempre più chiaro che svariati eventi ambientali possono influenzare la composizione batterica della flora intestinale (come dieta, esercizio fisico, esposizione al freddo), che gli organismi con una versione modificata della flora intestinale acquisiscono caratteristiche fisiche e comportamentali specifiche (variazioni di peso, socievolezza, menomazioni motorie) e che tali caratteristiche possono essere trasferite ad altri organismi non esposti attraverso il trapianto di batteri intestinali. Quanto di questi risultati è campagna pubblicitaria e quanto è solida scienza? Quanto vicino (o quanto lontano) siamo dal potere manipolare la flora intestinale negli esseri umani al fine di proteggerci dalle temute malattie del cervello? Sono queste le domande alle quali vuole rispondere la 4a edizione della conferenza “The Human Microbiota & Brain Diseases”, un evento online organizzato dall’Ospedale Universitario di Ginevra in collaborazione con l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio di Brescia. L’evento, rivolto a medici, neuroscienziati e biologi, si svolgerà il 7 maggio 2021 e riunirà un panel di esperti da tutto il mondo con l’obiettivo di fare luce sulle ultime ricerche sul cervello e sul microbiota. È possibile visionare il programma e iscriversi al seguente link: https://www.microbiote-geneva.org/#presentations