Perché questo studio?
Diversi fitochimici, cioè sostanze chimiche presenti naturalmente nelle piante, hanno dimostrato negli anni la capacità o il potenziale per migliorare il decadimento cognitivo. In particolare, auraptene, un fitochimico appartenente alla famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno dimostrato, in studi preclinici, un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e di miglioramento di memoria e apprendimento. Trattandosi di sostanze di origine naturale, risultano particolarmente adatte ad essere studiate per il loro possibile effetto di potenziamento cognitivo nell’anziano sano, che non presenta un decadimento cognitivo, ma si lamenta di un peggioramento delle proprie funzioni di memoria (declino cognitivo soggettivo).
Qual è l’obiettivo?
Lo scopo dello studio è valutare gli effetti cognitivi e biologici di un fitocomplesso estratto della buccia di limone, contenente due principi attivi, auraptene e naringenina, somministrati per 9 mesi a persone anziane con declino cognitivo soggettivo.
Come verrà condotto?
Si tratta di uno studio pilota randomizzato controllato con placebo, rivolto a persone dai 60 ai 75 anni che lamentano un peggioramento della propria memoria. L’assunzione dell’integratore, una capsula al giorno per via orale, durerà nove mesi, durante i quali i soggetti che soddisfano una serie di criteri di inclusione verranno assegnati in maniera casuale al gruppo di trattamento con integratore oppure al gruppo placebo. Lo studio prevede l’esecuzione di una valutazione neuropsicologica iniziale, a 4,5 mesi e a 9 mesi dall’inizio del trattamento e di un prelievo del sangue alla visita iniziale e a 9 mesi.
Chi è la persona responsabile dello studio?
Il ricercatore principale, responsabile dello studio, è la Dr.ssa Samantha Galluzzi.
A chi devo chiedere informazioni?
Per ulteriori informazioni relative allo studio è possibile contattare la coordinatrice dello studio Dr.ssa Ilaria Passeggia (ipasseggia@fatebenefratelli.eu – 030 3501380).
Ente finanziatore: Wilhelm Doerenkamp – Foundation
Stato dello studio/arruolamento: Arruolamento in corso
Avevo già letto nella precedente newsletter di questa sperimentazione e ad integrazione dell’utilizzo dello spicchio di limone nella tisane che solitamente prendo la sera prima di coricarmi, ho cominciato ad integrare con un pezzetto di buccia di limone masticata e ingerita in quanto particolarmente buona, (non aspra e non trattata con fitofarmaci), pensando che abbia proprietà oltre che digestive anche antiossidanti e preservanti la memoria come da voi affermato. Certo la quantità delle sostanze benefiche sarà minima, ma comunque non certo dannosa. Io ho 79 anni e cerco di mantenere attivo il cervello soprattutto facendo attività lavorativa e anche seguendo i vostri consigli.
Gentilissimo lettore,
Capire quali siano gli effetti di auraptene e naringenina sulla memoria e sul decadimento cognitivo è l’obiettivo di questo progetto di ricerca. Le possiamo confermare, anche sulla base di una attenta analisi della letteratura presente sul tema, che assumere queste sostanze non è certo dannoso.
La ringraziamo per il contributo e per l’interesse dimostrato per le nostre attività di ricerca.
Lo staff del sito Centro Alzheimer