A cura di Elena Gatti

L’isolamento sociale è un fenomeno molto diffuso e può aumentare il rischio di sviluppare demenza. Negli Stati Uniti, in particolare, l’isolamento sociale interessa circa 1 anziano su 4. L’obbiettivo del presente studio è quello di indagare l’associazione tra isolamento sociale (caratterizzato utilizzando domande quali: vive con un’altra persona? Nell’ultimo anno ha avuto modo di parlare di questioni importanti con persone a lei vicine? Nell’ultimo mese ha partecipato a gruppi sociali o religiosi?) e demenza incidente in una coorte di anziani rappresentativa della popolazione statunitense, che includeva anche afroamericani, ispanici, indiani d’America e nativi dell’Alaska.

Dai risultati è emerso che della coorte di 5022 anziani, il 23.3% risultava essere socialmente isolato: spesso erano anziani che vivevano soli, non avevano una sola persona su cui fare affidamento per discutere di questioni importanti ed avevano un coinvolgimento nullo o limitato in gruppi sociali o religiosi. L’isolamento sociale è risultato essere associato ad una probabilità del 25.9% di sviluppare di demenza incidente entro la fine del periodo di follow-up di 9 anni rispetto agli anziani non socialmente isolati, i quali avevano una probabilità del 19.6% di sviluppare demenza. Non sono state osservate, invece, differenze nell’associazione tra isolamento sociale e demenza incidente nelle varie popolazioni di americani.

Poiché l’isolamento sociale costituisce un fattore di rischio modificabile, comprendere meglio il percorso attraverso il quale esso possa influire sullo sviluppo della demenza potrebbe offrire importanti spunti per lo sviluppo di nuove soluzioni che abbiano la finalità di ridurre il rischio di demenza, indipendentemente dalle caratteristiche della popolazione.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36628523/