A cura di Valentina Saletti
Il 31 gennaio Biogen Inc ha annunciato tramite comunicato stampa l’intenzione di ridefinire le priorità che stanno guidando l’utilizzo delle risorse finanziare dell’azienda nell’ambito della malattia di Alzheimer (AD). La società ha così deciso di interrompere lo sviluppo e la commercializzazione di ADUHELM (Aducanumab) e di terminare lo studio clinico di fase 4 ENVISION, richiesto dalla FDA (Food and Drug Administration) in seguito alla approvazione (con procedura accelerata) rilasciata a giugno 2021. Tale decisione è stata presa con la finalità di continuare a promuovere, insieme all’azienda Eisai, lo sviluppo di LEQEMBI (Lecanemab), il primo trattamento anti-amiloide ad aver invece ottenuto approvazione tradizionale dalla FDA, e di investire su potenziali nuove modalità di trattamento aventi come target la proteina tau.
Come spiegato nella nota pubblicata dalla società, la decisione non è legata a motivi di sicurezza ed efficacia della molecola, ma ad una revisione strategica degli sforzi di ricerca e sviluppo avviata dall’azienda.
Nonostante il ritiro dal mercato di Aducanumab possa sembrare poco incoraggiante nell’ambito della ricerca sulla malattia di Alzheimer, in realtà gli studi su questa molecola hanno permesso di aprire la strada a nuovi farmaci, come Lecanemab, che ha un meccanismo di azione simile (anti- amiloide) ma è risultato più efficace nel rallentare il declino cognitivo della malattia. Ricordiamo, inoltre, che sul fronte europeo, Aducanumab non aveva ottenuto approvazione alla commercializzazione da parte dell’European Medicines Agency (EMA) a seguito di una valutazione negativa rispetto al rapporto rischi-benefici.
A questo link è possibile consultare il comunicato stampa dell’Azienda Biogen:
https://investors.biogen.com/news-releases/news-release-details/biogen-realign-resources-alzheimers-disease-franchise