A cura di Giulia Quattrini
Impact of amyloid and tau positivity on longitudinal brain atrophy in cognitively normal individuals.
Alzheimers Res Ther. 2024 Apr 10;16(1):77. doi: 10.1186/s13195-024-01450-7.
È noto che la concomitante presenza dei marcatori patologici per la malattia di Alzheimer, le placche amiloidi (A+) ed i grovigli neurofibrillari (T+), sia associata ad un più rapido decadimento cognitivo. Quel che è meno noto è il loro effetto sulla progressione dell’atrofia cerebrale nel lungo periodo. A tal fine, uno studio da poco pubblicato ha indagato l’effetto di A+ e T+ sulle traiettorie di neurodegenerazione corticale in una coorte di circa 370 soggetti cognitivamente sani che si sono sottoposti ad esame di risonanza magnetica. I partecipanti sono stati classificati in base alla presenza/assenza di patologia amiloide (A+/A-) e tau (T+/T-) nel liquido cerebrospinale, e sono stati monitorati per un periodo medio di circa 5 anni (follow-up clinico e di risonanza magnetica). I risultati hanno evidenziato una più rapida espansione dei ventricoli laterali (indicatore di crescente atrofia corticale) nel gruppo A+, nonché una più rapida progressione del deterioramento cognitivo. La concomitante presenza di A+ e T+, inoltre, favorirebbe anche una più rapida progressione della neurodegenerazione a carico dell’ippocampo e delle regioni corticali temporo-parietali, note per essere maggiormente vulnerabili all’AD. Secondo gli autori del lavoro, questi risultati potranno essere utili per definire i protocolli dei futuri trials per la prevenzione dell’AD.
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