A cura di Michela Rampini

Non si è fatta attendere molto l’approvazione di donanemab da parte della FDA dopo che, il 10 giugno 2024, il comitato scientifico indipendente aveva dato all’unanimità il suo parere positivo. Donanemab (nome commerciale Kisunla) potrà, quindi, essere utilizzato negli Stati Uniti per il trattamento di persone con decadimento cognitivo lieve (MCI) o malattia di Alzheimer (AD) in fase lieve con evidenza di amiloidosi cerebrale.

Nel clinical trial TRAILBLAZER-ALZ 2 la somministrazione di donanemab ha mostrato una significativa riduzione del carico di amiloide a livello cerebrale (in media del 61% a 6 mesi, dell’80% a 12 mesi e dell’84% a 18 mesi); perciò la somministrazione di farmaco potrebbe essere interrotta dopo che i livelli cerebrali di placche amiloide abbiano raggiunto un livello minimo, ma non sono ancora disponibili linee guida a riguardo. Come già per lecanemab, l’uso di donanemab richiede il monitoraggio dell’eventuale insorgenza di ARIA (Anomalie di imaging legate all’amiloide) attraverso risonanze magnetiche cerebrali ripetute.

In Europa lecanemab e donanemab sono tuttora in fase di valutazione da parte dell’European Medicine Agency.

Potete trovare ulteriori informazioni a questi link:

https://www.nature.com/articles/d41573-024-00116-1
https://www.fda.gov/drugs/news-events-human-drugs/fda-approves-treatment-adults-alzheimers-disease
https://www.alzforum.org/news/community-news/donanemab-approved-us