Karlsson E. et al. (2014)
Stories about life narrated by people with Alzheimer’s disease
J AdvNurs.
Secondo l’approccio di cura basato sulla centralità della persona, un aspetto importante della presa in carico di una persona malata di Alzheimer è l’ascolto delle storie di vita personale al fine di capirne meglio l’esperienza soggettiva e sostenerne l’identità personale. Gli autori di questo articolo hanno predisposto un disegno di ricerca basato sulle interviste. Hanno infatti chiesto a nove persone affette da malattia di Alzheimer di raccontare la loro vita dall’infanzia, passando per l’età adulta, soffermandosi sul presente, fino a arrivare alle idee sulla vita loro vita futura. Dall’analisi dei racconti sono emerse quattro dimensioni principali: contentezza (intesa come soddisfazione generale per la propria vita), importanza dei legami familiari e sociali (comprende anche le radici storiche e l’attaccamento al luogo di nascita), autonomia (basata sulla fiducia nelle proprie competenze personali) e crescita personale (maturata nel corso della vita). Il filo conduttore emerso nelle narrazioni è la visione ottimistica della vita. Nonostante le storie contenessero ricordi sia positivi che negativi e momenti di difficoltà, traspare l’accettazione delle problematicità da parte dei narratori e viene mantenuto nel tempo un approccio fiducioso e pieno di speranza alla vita. I risultati di questo studio confermano l’importanza di dar modo alla persone malate di Alzheimer di raccogliere e ricordare gli aspetti significativi della propria vita passata e presente. Questo processo può essere facilitato dall’uso di un libro che ne riporti le esperienze significative testimoniate da fotografie e commenti personali. In conclusione, questo studio conferma che raccontare di sé aiuta e persone malate di Alzheimer a restare collegati al mondo e sostiene di conseguenza la loro identità.