Cardinali DP et al. (2010)
Clinical aspects of melatonin intervention in Alzheimer’s disease progression.
Curr Neuropharmacol. 8:218-227.
La secrezione di melatonina diminuisce nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD); tale riduzione si pensa possa essere responsabile della disorganizzazione dei ritmi circadiani, dei problemi legati al sonno e della compromissione delle funzioni cognitive osservati in questi pazienti. Inoltre è abbastanza comune nei pazienti affetti da AD riscontrare la cosiddetta “sindrome del tramonto” che si manifesta con agitazione e confusione durante le ore serali. L’assunzione di melatonina sembrerebbe avere effetti positivi su questa sindrome ed altri disturbi del sonno in questi pazienti. È stato inoltre ipotizzato che la melatonina possa interferire con l’insorgenza della malattia. Partendo da queste premesse alcuni ricercatori sudamericani hanno effettuato una revisione degli studi in letteratura sull’uso di melatonina in pazienti con AD e Mild Cognitive Impairment (MCI) per valutarne l’effettiva efficacia. I risultati di tale ricerca sembrerebbero suggerire che l’assunzione di melatonina nei pazienti affetti da MCI potrebbe essere un’utile terapia da aggiungere alla terapia standard, mentre nel caso degli AD non è stato possibile giungere a simili conclusioni in quanto sarebbe necessario effettuare studi più approfonditi.