Dukart J. et al. (2011)
Combined Evaluation of FDG-PET and MRI Improves Detection and Differentiation of Dementia.
PLoS One. 6:e18111.
Ricerche recenti indicano che esistono diversi biomarcatori che permetterebbero di identificare una demenza agli stadi iniziali o di distinguere tra diversi tipi di malattie neurodegenerative. Tali studi suggeriscono inoltre che l’utilizzo combinato di questi marcatori permetterebbe una diagnosi delle demenze più accurata. Partendo da questi presupposti in Germania alcuni ricercatori hanno sottoposto 21 pazienti affetti da Malattia di Alzheimer (AD), 14 pazienti con Degenerazione Lobare Frontotemporale (FTLD) e 13 soggetti di controllo sani a Risonanza Magnetica (MRI) e FDG-PET, un esame che permette di mappare l’utilizzo di glucosio da parte del cervello. I risultati ottenuti indicano che l’uso combinato di queste due metodiche di indagine ha permesso di distinguere i tre gruppi con un’accuratezza del 92%, percentuale che saliva al 94% quando la distinzione era fatta solo tra il gruppo degli AD e quello degli FTLD. Questi dati indicano quindi un notevole vantaggio nell’utilizzo combinato di MRI e FDG-PET e suggeriscono che l’utilizzo in ambito clinico potrebbe rendere più accurata la diagnosi delle malattie neurodegenerative.