World Alzheimer Report 2024: Ripensare la demenza su scala globale

A cura di Elena Gatti “World Alzheimer Report 2024. Global changes in attitudes to dementia”. 20 Settembre 2024. Alzheimer’s Disease International, un’organizzazione internazionale no-profit che riunisce le associazioni dedicate alla malattia di Alzheimer in tutto il mondo, ha pubblicato i risultati di un’ampia indagine sulle convinzioni, i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti della demenza: oltre 40mila intervistati tra persone con demenza, caregiver, personale sanitario e assistenziale e popolazione generale, provenienti da 166 Paesi in tutto il mondo. […]

7 Novembre 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su World Alzheimer Report 2024: Ripensare la demenza su scala globale

Il rapporto tra ansia e rischio di demenza

A cura di Valentina Saletti Khaing K, Dolja-Gore X, Nair BR, Byles J, Attia J. The effect of anxiety on all-cause dementia: A longitudinal analysis from the Hunter Community Study. J Am Geriatr Soc. 2024 Jul 24. doi: 10.1111/jgs.19078. Epub ahead of print. In uno studio longitudinale, pubblicato su Journal of the American Geriatrics Society, è stato valutato l’impatto dell’ansia sul rischio di sviluppare demenza. Nel campione preso in considerazione, formato da 2.132 persone cognitivamente sane con un’età media di 76 anni, 64 soggetti hanno sviluppato demenza. L’ansia è stata misurata con la scala Kessler (Kessler Psychological Distress Scale, K10), utilizzata per indagare la presenza di un disagio psichico in risposta ad eventi recenti. A tal proposito sono stati considerati due costrutti: l’ansia “cronica” e quella di nuova insorgenza, che poteva presentarsi successivamente al follow-up, in base al momento di vita differente in cui si trovava il soggetto. […]

24 Ottobre 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su Il rapporto tra ansia e rischio di demenza

I suggerimenti della commissione Lancet per la prevenzione della demenza

A cura di Ilaria Passeggia Livingston G, Huntley J, Liu KY, Costafreda SG, Selbæk G, Alladi S, Ames D, Banerjee S, Burns A, Brayne C, Fox NC, Ferri CP, Gitlin LN, Howard R, Kales HC, Kivimäki M, Larson EB, Nakasujja N, Rockwood K, Samus Q, Shirai K, Singh-Manoux A, Schneider LS, Walsh S, Yao Y, Sommerlad A, Mukadam N. Dementia prevention, intervention, and care: 2024 report of the Lancet standing Commission. Lancet. 2024 Aug 10;404(10452):572-628. doi: 10.1016/S0140-6736(24)01296-0. È stato recentemente pubblicato il rapporto 2024 sulla prevenzione, l’intervento e la cura della demenza stilato dalla commissione Lancet, composta da un team internazionale di esperti in materia. Analizzando le nuove ricerche e meta-analisi nell’ambito della prevenzione del decadimento cognitivo a partire dal precedente report del 2020, è stato possibile identificare due fattori di rischio potenzialmente modificabili in più rispetto ai 12 già conosciuti. […]

12 Settembre 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su I suggerimenti della commissione Lancet per la prevenzione della demenza

La stretta correlazione tra sintomi depressivi e scarsa memoria

A cura di Valentina Saletti Yin J, John A, Cadar D. Bidirectional Associations of Depressive Symptoms and Cognitive Function Over Time. JAMA Netw Open. 2024 Jun 3;7(6):e2416305. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2024.16305. In uno studio pubblicato su Jama Network Open sono stati esaminati i dati di 8.268 persone inglesi con un’età media di 64 anni, per approfondire il legame tra sintomi depressivi e declino cognitivo, valutato tramite test di memoria e di fluenza verbale. Depressione e perdita di memoria spesso coesistono nella popolazione anziana e anche in questo studio è stata evidenziata una stretta correlazione tra queste due condizioni. I ricercatori hanno dimostrato come la presenza di sintomi depressivi severi alla baseline comportasse un più rapido deterioramento della memoria in partecipanti che fin dall’inizio mostravano fragilità nel dominio mnesico. […]

25 Luglio 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su La stretta correlazione tra sintomi depressivi e scarsa memoria

La sfida di essere caregiver nella Demenza a Corpi di Lewy

A cura di Ilaria Passeggia Armstrong MJ, Dai Y, Sovich K, LaBarre B, Paulson HL, Maixner SM, Fields JA, Lunde AM, Forsberg LK, Boeve BF, Manning CA, Galvin JE, Taylor AS, Li Z. Caregiver Experiences and Burden in Moderate-Advanced Dementia With Lewy Bodies. Neurol Clin Pract. 2024 Jun;14(3):e200292. doi: 10.1212/CPJ.0000000000200292. Le esperienze di chi si prende cura di un proprio caro malato (caregiver informale) possono essere differenti a seconda della tipologia di demenza; diversi studi dimostrano, infatti, che il carico assistenziale è più elevato nei caregiver di persone affette da demenza a corpi di Lewy (DLB) rispetto a quelli di pazienti con malattia di Alzheimer (AD), potenzialmente in relazione alla maggiore presenza di sintomi neuropsichiatrici nella DLB, quali ad esempio allucinazioni, deliri, fluttuazioni dei sintomi cognitivi e comportamentali.  […]

13 Giugno 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su La sfida di essere caregiver nella Demenza a Corpi di Lewy

Tratti di personalità e benessere soggettivo come predittori di diagnosi di demenza e neuropatologia

A cura di Claudio Singh Solorzano Beck ED, Yoneda T, James BD, Bennett DA, Hassenstab J, Katz MJ, Lipton RB, Morris J, Mroczek DK, Graham EK. Personality predictors of dementia diagnosis and neuropathological burden: An individual participant data meta-analysis. Alzheimers Dement. 2024 Mar;20(3):1497-1514. doi: 10.1002/alz.13523. Epub 2023 Nov 29. Recenti studi hanno mostrato come i tratti di personalità e il benessere soggettivo possano essere un fattore predisponente e/o protettivo per la salute cerebrale, considerando il loro effetto sulla sfera comportamentale, emotiva e cognitiva, nonché sullo sviluppo di neuropatologia (es., attraverso l’adozione di determinati stili di vita e la resilienza cognitiva). Dal momento che questi fattori possono influenzare fattori di rischio modificabili di demenza ed essendoci ancora poche evidenze che legano personalità, benessere, insorgenza di demenza e segni di neuropatologia, la ricerca su questi aspetti è necessaria.  […]

4 Aprile 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su Tratti di personalità e benessere soggettivo come predittori di diagnosi di demenza e neuropatologia

Stili di vita sani possono proteggere dal declino cognitivo anche in presenza di segni di neuropatologia cerebrale?

A cura di Ilaria Passeggia Dhana K, Agarwal P, James BD, Leurgans SE, Rajan KB, Aggarwal NT, Barnes LL, Bennett DA, Schneider JA. Healthy Lifestyle and Cognition in Older Adults With Common Neuropathologies of Dementia. JAMA Neurol. 2024 Mar 1;81(3):233-239. doi: 10.1001/jamaneurol.2023.5491. Secondo numerose ricerche, l’adozione di uno stile di vita sano può apportare benefici significativi a livello cognitivo anche in età avanzata. Ma cosa succede se il cervello presenta segni di neuropatologie cerebrali? Uno stile di vita sano potrebbe proteggere comunque dal declino cognitivo? […]

21 Marzo 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su Stili di vita sani possono proteggere dal declino cognitivo anche in presenza di segni di neuropatologia cerebrale?

Personal coaching e riduzione del rischio di demenza tra gli anziani

A cura di Elena Gatti Yaffe K, Vittinghoff E, Dublin S, Peltz CB, Fleckenstein LE, Rosenberg DE, Barnes DE, Balderson BH, Larson EB. Effect of Personalized Risk-Reduction Strategies on Cognition and Dementia Risk Profile Among Older Adults: The SMARRT Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med. 2024 Jan 1;184(1):54-62. doi: 10.1001/jamainternmed.2023.6279. Finora, pochi studi e con risultati a volte contraddittori hanno dimostrato che interventi multi-dominio, mirati alla promozione di stili di vita sani nella popolazione, possano ritardare l’esordio di declino cognitivo e demenza. Il presente lavoro ha lo scopo di verificare se un intervento preventivo, personalizzato, multi-dominio e non-farmacologico possa portare ad un miglioramento del profilo cognitivo e della qualità di vita in una popolazione anziana a rischio.  […]

22 Febbraio 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su Personal coaching e riduzione del rischio di demenza tra gli anziani

Tecnologia e Malattia di Alzheimer

A cura di Eleonora Mugherino Bevilacqua R, Maranesi E, Felici E, Margaritini A, Amabili G, Barbarossa F, Bonfigli AR, Pelliccioni G, Paciaroni L. Social robotics to support older people with dementia: a study protocol with Paro seal robot in an Italian Alzheimer’s day center. Front Public Health. 2023 Jun 21;11:1141460. doi: 10.3389/fpubh.2023.1141460. In un centro diurno italiano per pazienti con Malattia di Alzheimer (AD), è stato condotto uno studio sperimentale per indagare quanto l’utilizzo della tecnologia potesse migliorare la qualità della vita dei pazienti. Nello specifico, 20 soggetti con AD sono stati divisi in 2 gruppi di trattamento; al gruppo sperimentale, oltre alle abituali attività di laboratorio (pittura, cucina, orto, musicoterapia) e di stimolazione cognitiva eseguite dal gruppo di controllo, è stato proposto l’utilizzo di un innovativo strumento tecnologico: “Paro”, un robot, con sembianze di animale.  […]

14 Dicembre 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Tecnologia e Malattia di Alzheimer

Comportamento sedentario e demenza negli anziani

A cura di Elena Gatti Raichlen DA, Aslan DH, Sayre MK, Bharadwaj PK, Ally M, Maltagliati S, Lai MHC, Wilcox RR, Klimentidis YC, Alexander GE. Sedentary Behavior and Incident Dementia Among Older Adults. JAMA. 2023 Sep 12;330(10):934-940. doi: 10.1001/jama.2023.15231. Diversi studi hanno dimostrato come il comportamento sedentario (definito come qualsiasi attività passiva, come sdraiarsi o sedersi e caratterizzata da un basso dispendio energetico) risulti essere uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza e il peggioramento di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, obesità e depressione; tuttavia, l’associazione tra sedentarietà e rischio di insorgenza di demenza non è ancora del tutto chiaro. Questo studio retrospettivo ha dunque avuto l’obiettivo di determinare l’esistenza di un aumentato rischio di sviluppo di demenza, dovuta a qualsiasi tipo di causa, in pazienti con maggiore abitudine alla sedentarietà. […]

2 Novembre 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Comportamento sedentario e demenza negli anziani