L’utilizzo della musicoterapia nella Malattia di Alzheimer

A cura di Eleonora Mugherino “The promise of music therapy for Alzheimer’s disease: A review”. Matziorinis, A.M. & Koelsch, S.Annals of the New York Academy of Sciences. 2022 Oct;1516(1):11-17. doi: 10.1111/nyas.14864. La musicoterapia (MT) è un intervento non farmacologico basato sull’uso della musica come strumento educativo, riabilitativo o terapeutico. Può essere praticato in modo attivo (ad es. suonare uno strumento, cantare, battere le mani e ballare) oppure in modo passivo, ossia ascoltando musica. […]

1 Dicembre 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su L’utilizzo della musicoterapia nella Malattia di Alzheimer

La stimolazione elettrica trascranica può migliorare la memoria?

A cura di Silvia Saglia Grover S, Wen W, Viswanathan V, Gill CT, Reinhart RMG. Long-lasting, dissociable improvements in working memory and long-term memory in older adults with repetitive neuromodulation. Nat Neurosci. 2022 Sep;25(9):1237-1246. doi: 10.1038/s41593-022-01132-3. Lo sviluppo di interventi volti a prevenire o migliorare il declino cognitivo negli anziani è un ambito di ricerca in costante crescita. In questo contesto, le tecniche di stimolazione non invasiva rappresentano una strategia promettente poiché permettono di modulare la plasticità corticale. […]

8 Settembre 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su La stimolazione elettrica trascranica può migliorare la memoria?

La pratica dello yoga può prevenire l’atrofia della materia grigia nelle donne a rischio di demenza di Alzheimer?

A cura di Elena Gatti Krause-Sorio B, Siddarth P, Kilpatrick L, Milillo MM, Aguilar-Faustino Y, Ercoli L, Narr KL, Khalsa DS, Lavretsky H. Yoga Prevents Gray Matter Atrophy in Women at Risk for Alzheimer’s Disease: A Randomized Controlled Trial. J Alzheimers Dis. 2022;87(2):569-581. doi: 10.3233/JAD-215563. La pratica dello yoga è stata recentemente identificata come un intervento non-farmacologico che potrebbe avere effetti neuroprotettivi, con un conseguente impatto positivo sulla salute psico-fisica degli anziani sani e dei pazienti con decadimento cognitivo. Ad oggi, tuttavia, non è noto se la pratica dello yoga possa avere effetti positivi nelle persone cognitivamente integre che percepiscono un declino nelle proprie funzioni cognitive (declino cognitivo soggettivo, SCD).  […]

4 Agosto 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su La pratica dello yoga può prevenire l’atrofia della materia grigia nelle donne a rischio di demenza di Alzheimer?

Il farmaco Brexpiprazolo può ridurre i sintomi di agitazione correlati alla malattia di Alzheimer?

A cura di Ilaria Passeggia   Le due case farmaceutiche Lundbeck e Otsuka hanno recentemente annunciato i risultati positivi di uno studio clinico volto a testare l’efficacia del farmaco Brexpiprazolo come trattamento dell’agitazione nei pazienti con Malattia di Alzheimer (AD). Si tratta di un farmaco antipsicotico atipico, già approvato dalle autorità regolatorie statunitensi per il trattamento di alcune malattie psichiatriche, in grado di modulare l’attività a livello cerebrale di vari neurotrasmettitori, quali serotonina, dopamina e noradrenalina, sostanze coinvolte nei meccanismi di sviluppo dei sintomi comportamentali caratteristici dell’AD. […]

21 Luglio 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Il farmaco Brexpiprazolo può ridurre i sintomi di agitazione correlati alla malattia di Alzheimer?

Associazione tra rischio di malattie cardiovascolari e demenza

A cura di Valentina Saletti Farnsworth von Cederwald B, Josefsson M, Wåhlin A, Nyberg L, Karalija N. Association of Cardiovascular Risk Trajectory With Cognitive Decline and Incident Dementia. Neurology. 2022 May 17;98(20):e2013-e2022. doi: 10.1212/WNL.0000000000200255. Uno studio pubblicato su Neurology ha esaminato come il sommarsi nel tempo ad un ritmo più rapido di fattori di rischio, quali ad esempio l’ipertensione, il diabete, l’obesità e il fumo, comporti una maggiore probabilità di sviluppare la demenza di Alzheimer o la demenza vascolare. […]

7 Luglio 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Associazione tra rischio di malattie cardiovascolari e demenza

Associazione tra antiossidanti, carotenoidi e demenza. Uno studio statunitense.

A cura di Elena Gatti Beydoun MA, Beydoun HA, Fanelli-Kuczmarski MT, Weiss J, Hossain S, Canas JA, Evans MK, Zonderman AB. Association of Serum Antioxidant Vitamins and Carotenoids With Incident Alzheimer Disease and All-Cause Dementia Among US Adults. Neurology. 2022 May 24;98(21):e2150-e2162. doi: 10.1212/WNL.0000000000200289. Nell’ultimo decennio, la ricerca scientifica nell’ambito delle malattie neurodegenerative si è sempre più focalizzata sullo studio dei biomarcatori nel continuum tra invecchiamento sano e patologico, allo scopo di identificare il più precocemente possibile quelle alterazioni che potrebbero predisporre maggiormente i soggetti al rischio di sviluppare demenza. […]

9 Giugno 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Associazione tra antiossidanti, carotenoidi e demenza. Uno studio statunitense.

Ci può essere un legame tra vivere in aree con più verde e migliori prestazioni cognitive?

A cura di Ilaria Passeggia Residential Green Space and Cognitive Function in a Large Cohort of Middle-Aged Women. Jimenez MP, Elliott EG, DeVille NV, Laden F, Hart JE, Weuve J, Grodstein F, James P. JAMA Netw Open. 2022 Apr 1. L’invecchiamento della popolazione mondiale e la crescente diffusione della demenza rendono sempre più necessari studi rivolti all’identificazione di nuove strategie di prevenzione. A tal proposito, i risultati di una recente ricerca pubblicata sulla rivista Jama Network Open suggeriscono che l’esposizione a spazi verdi nelle aree residenziali dovrebbe essere studiata come un potenziale approccio per migliorare la funzionalità cognitiva. […]

25 Maggio 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Ci può essere un legame tra vivere in aree con più verde e migliori prestazioni cognitive?

Alcuni tratti di personalità possono influire sul declino cognitivo?

A cura di Valentina Saletti Yoneda T, Graham E, Lozinski T, Bennett DA, Mroczek D, Piccinin AM, Hofer SM, Muniz-Terrera G. Personality traits, cognitive states, and mortality in older adulthood. J Pers Soc Psychol. 2022 Apr 11. doi: 10.1037/pspp0000418. Epub ahead of print. Secondo la letteratura scientifica i tratti di personalità rispecchiano modalità di pensiero e di comportamento appresi con l’esperienza. Il susseguirsi di determinate esperienze può contribuire ad una maggior probabilità di sviluppare particolari disturbi, a tal proposito diverse ricerche evidenziano come la presenza o l’assenza di alcuni specifici tratti di personalità (coscienziosità, nevroticismo ecc.) siano associati ad un maggior rischio di declino cognitivo lieve (MCI) o demenza. […]

12 Maggio 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Alcuni tratti di personalità possono influire sul declino cognitivo?

Consumo di fibre alimentari e demenza: quale associazione?

A cura di Ilaria Passeggia “Dietary fiber intake and risk of incident disabling dementia: the Circulatory Risk in Communities Study”. Yamagishi K, Maruyama K, Ikeda A, Nagao M, Noda H, Umesawa M et al. Nutritional Neuroscience. 2022 Feb 6;1-8. doi: 10.1080/1028415X.2022.2027592.   Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse dei ricercatori circa l’interazione tra cervello e intestino in termini di sviluppo della demenza. Il concetto di interazione cervello-intestino si basa sul presupposto che il sistema nervoso centrale comunichi bidirezionalmente con il tratto gastrointestinale, suggerendo che il microbioma intestinale possa influenzare la plasticità del cervello e le funzioni cognitive. Seguire una dieta ad alto contenuto di fibre (cereali, frutta e verdura), specialmente se ricca di fibre solubili, può essere legato a un rischio inferiore di sviluppare una demenza invalidante, che richiede cioè assistenza in alcune attività della vita quotidiana e che comporta la presenza di disturbi comportamentali. […]

14 Aprile 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Consumo di fibre alimentari e demenza: quale associazione?

Siamo pronti per giocare d’anticipo nella partita contro l’Alzheimer?

A cura di Monica Almici Alison Abbott: Treating Alzheimer’s before it takes hold. Nature, Vol 603, 216-219, 10 Marzo 2022. doi: 10.1038/d41586-022-00651-0 Prendere un farmaco per l’Alzheimer quando si è giovani ed in salute, perfettamente in forma e in piena attività lavorativa potrebbe sembrare inconcepibile. Non è così per 43enne Marty inserito in un progetto di ricerca che prevede ogni due settimane la somministrazione di una terapia sperimentale chiamata Gantenerumab e una serie di controlli periodici quali risonanze magnetiche, analisi del sangue, test cognitivi, punture lombari. Perché lo fa? […]

4 Aprile 2022|News Familiari|Commenti disabilitati su Siamo pronti per giocare d’anticipo nella partita contro l’Alzheimer?