Solitudine e demenza: quali connessioni?

A cura di Ilaria Passeggia Rafnsson SB, Orrell M, d’Orsi E, Hogervorst E, Steptoe A. Loneliness, Social Integration, and Incident Dementia Over 6 Years: Prospective Findings From the English Longitudinal Study of Ageing. J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci. 2020 Jan 1;75(1):114-124. La demenza è un problema che affligge milioni di persone nel mondo. Diventa pertanto fondamentale trovare strategie per prevenire o ritardare l’insorgenza di questa patologia partendo dal presupposto che un’ampia gamma di fattori biologici e ambientali, come ad esempio lo stile di vita, ne possono influenzare lo sviluppo. […]

23 Gennaio 2020|News Familiari|Commenti disabilitati su Solitudine e demenza: quali connessioni?

Tratti di personalità e Riserva Cognitiva

A cura di Michela Rampini The relationship between cognitive reserve and personality traits: a pilot study on a healthy aging Italian sample. Colombo B, Piromalli G, Pins B, Taylor C, Fabio RA. Aging Clin Exp Res. 2019 Oct 24. doi: 10.1007/s40520-019-01386-1 L’ipotesi della riserva cognitiva (CR) sostiene che il cervello si “riorganizza” attivamente e plasticamente per fronteggiare danni neuronali usando circuiti alternativi pre-esistenti di processamento dell’informazione o adottando nuovi approcci compensatori. Questo processo ha rilevanza non soltanto quando esordiscono i primi sintomi di demenza o nel caso di altri danni cerebrali, ma anche nel processo di invecchiamento cerebrale sano: esso permette infatti ad un individuo con un’alta CR di affrontare meglio ed in maniera più efficiente i cambiamenti cerebrali conseguenti all’avanzare dell’età.  […]

9 Gennaio 2020|News Familiari|Commenti disabilitati su Tratti di personalità e Riserva Cognitiva

Riallineare la narrazione della malattia di Alzheimer tra pubblico e addetti ai lavori

A cura di Monica Almici Frisoni GB, Ritchie C, Carrera E, Nilsson P, Ousset PJ, Molinuevo JL, Dubois B, Scheltens P, Minoshima S. Re-aligning scientific and lay narratives of Alzheimer’s disease. Lancet Neurol. 2019 Oct; 18(10):918-919. La narrazione scientifica della malattia di Alzheimer (AD) racconta di evidenze biologiche, genetiche ed epidemiologiche rilevabili già vent’anni prima della comparsa dei disturbi cognitivi ad essa associati. Per questo gli scienziati hanno recentemente riconcettualizzato l’AD lungo un continuum in cui la presenza di sintomi è una manifestazione tardiva di eventi biologici precedenti (amiloidosi e tauopatia cerebrali). […]

12 Dicembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Riallineare la narrazione della malattia di Alzheimer tra pubblico e addetti ai lavori

Cosa significa prendersi cura di persone con demenza ad esordio giovanile?

A cura di Evita Tomasoni Caring for People With Young Onset Dementia: An Interpretative Phenomenological Analysis of Family Caregivers’ Experiences Kilty C, Boland P, Goodwin J, de Róiste Á. J Psychosoc Nurs Ment Health Serv. 2019 Nov 1;57(11):37-44. doi: 10.3928/02793695-20190821-02 La demenza a esordio giovanile (YOD, young onset dementia) viene diagnosticata a persone sotto i 65 anni, colpendo sia pazienti che coloro che se ne prendono cura (caregiver) ancora pienamente attivi a livello familiare, sociale e lavorativo. […]

2 Dicembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Cosa significa prendersi cura di persone con demenza ad esordio giovanile?

Quali sono le convinzioni diffuse sulla demenza?

A cura di Ilaria Passeggia “World Alzheimer Report 2019: Attitudes to dementia”. London: Alzheimer’s Disease International. September 2019. A settembre 2019 la Federazione Internazionale delle Associazioni Alzheimer (ADI, Alzheimer’s Disease International), ha pubblicato il nuovo Rapporto Mondiale Alzheimer 2019, intitolato Gli atteggiamenti verso la demenza, sui risultati di una vasta indagine inerente le convinzioni e i comportamenti diffusi sulla demenza. L’intervista ha coinvolto pazienti, caregiver (coloro che se ne prendono cura), operatori sanitari e la comunità in generale, per un totale di circa 70.000 persone in 155 paesi in tutto il mondo. Di seguito alcuni dei principali dati pubblicati nel report. […]

14 Novembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Quali sono le convinzioni diffuse sulla demenza?

Demenza e tratti di personalità: quale associazione?

A cura di Evita Tomasoni Association Between High School Personality Phenotype and Dementia 54 Years Later in Results From a National US Sample Chapman BP, Huang A, Peters K, Horner E, Manly J, Bennett DA, Lapham S. JAMA Psychiatry. 2019 Oct 16. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2019.3120 Studi su persone anziane hanno trovato un’associazione tra le caratteristiche della loro personalità e lo sviluppo di demenza. I tratti di personalità maggiormente presenti in persone che sviluppano demenza sono alti livelli di preoccupazione e di ansia e bassa coscienziosità. Tuttavia, non è chiaro se queste caratteristiche siano fattori di rischio o sintomi precoci della patologia. A questo proposito, in un recente articolo pubblicato sulla rivista internazionale JAMA Psychiatry, un gruppo di ricercatori americani ha esaminato se alcune caratteristiche di personalità in adolescenza – periodo durante il quale è improbabile che sia presente la demenza – possano predisporre al rischio di patologia dementigena in età avanzata. […]

31 Ottobre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Demenza e tratti di personalità: quale associazione?

Carta e matita per tracciare le abilità dei pazienti al volante

A cura di Michela Rampini Driving and Alzheimer’s disease: A neuropsychological screening battery for the elderly. Crivelli L, Russo M, Farez M, Bonetto M, Prado C, Calandri IL, Campos J, Cohen G, Méndez PC, Sabe LR, Allegri RF. Dement Neuropsychol. 2019 Jul-Sep;13(3):312-320. doi: 10.1590/1980-57642018dn13-030008. Una recente revisione della letteratura condotta dall’American Academy of Neurology (AAN) ha messo in luce che le persone con demenza lieve sono guidatori ad alto rischio. Poiché l’automobile è un importante mezzo di trasporto e il saper guidare è un elemento chiave per l’indipendenza della persona, il ritiro della patente ha spesso un considerevole impatto negativo sul benessere e sullo stile di vita del malato. […]

17 Ottobre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Carta e matita per tracciare le abilità dei pazienti al volante

Una maggiore comprensione della malattia di Alzheimer “in offerta speciale” al supermercato

A cura di Sara Gipponi Giornata mondiale dell’Alzheimer: cosa si prova quando gli oggetti non hanno più senso? La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza ed è caratterizzata dal progressivo deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive fino ad interferire con lo svolgimento delle abituali attività della persona nella vita quotidiana. Uno dei disturbi di tale malattia consiste nell’incapacità di riconoscere, denominare ed utilizzare oggetti comuni (come le forbici o il pettine, ad esempio) che, quindi, agli occhi del malato appaiono come sconosciuti ed incomprensibili e che provocano in lui sensazioni di straniamento quando non riesce a nominarli o a utilizzarli correttamente. […]

3 Ottobre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Una maggiore comprensione della malattia di Alzheimer “in offerta speciale” al supermercato

È bello pensare che qualcuno mi stia ascoltando, anziché dirmi ‘stai zitto’

A cura di Ilaria Passeggia Alsawy S., Tai S., McEvoy P., Mansell W. “It’s nice to think somebody’s listening to me instead of saying ‘oh shut up'”. People with dementia reflect on what makes communication good and meaningful. J Psychiatr Ment Health Nurs. 2019 Aug 26. doi: 10.1111/jpm.12559. [Epub ahead of print] I progressivi disturbi a livello cognitivo e linguistico che manifestano le persone affette da demenza potrebbero incidere negativamente anche sulle loro interazioni sociali, sulla relazione con i caregiver (coloro che se ne prendono cura) e, di conseguenza, sul proprio benessere. Identificare quali elementi possano migliorare le modalità comunicative tra pazienti e caregiver permetterebbe di ridurre alcuni rischi di isolamento sociale. […]

19 Settembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su È bello pensare che qualcuno mi stia ascoltando, anziché dirmi ‘stai zitto’

Il ruolo protettivo delle attività cognitivamente stimolanti

A cura di Michela Rampini Krell-Roesch J, Syrjanen JA, Vassilaki M, Machulda MM, Mielke MM, Knopman DS, Kremers WK, Petersen RC, Geda YE. Quantity and quality of mental activities and the risk of incident mild cognitive impairment. Neurology. 2019 Aug 6;93(6):e548-e558. Come è noto, la demenza e il decadimento cognitivo sono causati da una molteplicità di fattori modificabili (come lo stile di vita) e non modificabili (come i fattori genetici). Data l’attuale assenza di trattamenti risolutivi per la cura della malattia di Alzheimer, vi è un crescente interesse scientifico verso lo studio degli stili di vita nel contesto dell’invecchiamento cerebrale volto all’identificazione di potenziali strategie preventive. […]

5 Settembre 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Il ruolo protettivo delle attività cognitivamente stimolanti