Creare una playlist di musica personale aiuta a trattare la demenza

A cura di Evita Tomasoni Creating a personal music playlist to help treat dementia. Ranscombe P. Lancet Neurol. 2019 Jun 7doi: 10.1016/S1474-4422(19)30186-3 È stato recentemente riportato sulla prestigiosa rivista internazionale The Lancet Neurology un interessante discorso, tenuto lo scorso aprile al Festival della Scienza di Edimburgo, sulla relazione tra demenza e musica e sulla possibilità di utilizzare quest’ultima come intervento non-farmacologico. Durante la conferenza sono state mostrate immagini di scansioni cerebrali per spiegare che l’ascolto della musica attiva diverse aree del cervello, incluse le aree non colpite dalla demenza. […]

25 Luglio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Creare una playlist di musica personale aiuta a trattare la demenza

Essere poco sospettosi aumenta il rischio di sviluppare demenza?

A cura di Sara Gipponi Low Awareness of Scammers’ Tactics Linked to Dementia Risk in Cognitively Normal People. Rubin R. JAMA. Published online June 12, 2019. doi:10.1001/jama.2019.5765. Le truffe agli anziani (es. falso agente del fisco o del servizio elettrico) rappresentano un grande problema per la salute pubblica, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello psicologico e della salute fisica della vittima. La suscettibilità alla truffa è una componente della capacità decisionale, un’abilità complessa che sembra essere precocemente affetta da alterazioni cerebrali correlate all’età. […]

11 Luglio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Essere poco sospettosi aumenta il rischio di sviluppare demenza?

Pianificare le proprie cure future aumenta il benessere?

A cura di Sara Gipponi Orsulic-Jeras S, Whitlatch CJ, Szabo SM, Shelton EG, Johnson J. The SHARE program for dementia: Implementation of an early-stage dyadic care-planning intervention. Dementia (London). 2019 Jan;18(1):360-379. doi: 10.1177/1471301216673455. Le prime fasi della demenza, da quando cioè ci si accorge che “qualcosa non va” sino al momento in cui viene esplicitata la diagnosi, sono molto delicate sia per il soggetto che per chi se ne prenderà cura (caregiver). Sovente le persone con demenza non comprendono appieno la diagnosi, hanno dei dubbi rispetto all’accuratezza della stessa e non vengono informate su cosa li aspetterà nel prossimo futuro. Inoltre, raramente viene chiesto quali siano le loro preferenze rispetto alle cure che vorrebbero ricevere nelle fasi più avanzate di malattia quando non saranno più in grado di decidere autonomamente. […]

27 Giugno 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Pianificare le proprie cure future aumenta il benessere?

Più Informazione significa maggiore prevenzione

A cura di Ilaria Passeggia Dementia awareness and risk perception in middle-aged and older individuals: baseline results of the MijnBreincoach survey on the association between lifestyle and brain health Heger I, Deckers K, van Boxtel M, de Vugt M, Hajema K, Verhey F, Köhler S. BMC Public Health. 2019 Jun 3;19(1):678. doi: 10.1186/s12889-019-7010-z La demenza è una delle più comuni cause di disabilità tra gli anziani e comporta considerevoli effetti psicosociali sia per i pazienti sia per coloro che se ne prendono cura. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto grandi passi avanti nell’identificazione di fattori di rischio e di protezione per lo sviluppo della demenza. Attualmente si stima che circa un terzo dei casi di demenza siano attribuibili a fattori di rischio modificabili (es. dieta non sana, inattività fisica, ecc). Sembra, però, che la popolazione generale non conosca la stretta relazione tra stile di vita e salute cerebrale. […]

13 Giugno 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Più Informazione significa maggiore prevenzione

Una casa “a misura di demenza”

A cura di Michela Rampini Making Homes More Dementia-Friendly through the Use of Aids and Adaptations Evans S, Waller S, Bray J, Atkinson T. Healthcare. 2019, 7, 43; doi:10.3390/healthcare70100043 Una risposta al progressivo aumento dei casi di malattie legate all’invecchiamento della popolazione (come le demenze) è lo sviluppo di comunità “a misura di anziani” basate sull’assunto che “l’ambiente fisico e sociale sono fattori determinanti per consentire alle persone di vivere in autonomia e indipendenza anche gli anni della vecchiaia” (Organizzazione Mondiale della Sanità, 2006). Nel mondo, dal 1980 al 2017 il numero delle persone con più di 60 anni è quasi triplicato passando da circa 382 a 962 milioni. In un recente studio inglese, l’85% delle persone anziane intervistate ha dichiarato che, se ricevesse una diagnosi di demenza, vorrebbe continuare a vivere nella propria casa il più a lungo possibile. […]

30 Maggio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Una casa “a misura di demenza”

Sarà possibile diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer tramite un videogioco?

A cura di Evita Tomasoni Toward personalized cognitive diagnostics of at-genetic-risk Alzheimer’s disease Coughlan G, Coutrot A, Khondoker M, Minihane AM, Spiers H, Hornberger M. Proc Natl Acad Sci U S A. 2019 May 7;116(19):9285-9292 L’attuale diagnosi della malattia di Alzheimer (AD) è basata principalmente sulla valutazione delle abilità di memoria. Prove recenti suggeriscono che si possono verificare cambiamenti nelle abilità di orientamento spaziale ancora prima che si sviluppino i problemi di memoria. Le abilità di orientamento nello spazio sembrano quindi essere un fattore critico emergente nell’identificazione precoce della AD. Un gruppo internazionale di ricercatori ha ideato nel 2015 un videogioco di realtà virtuale, Sea Hero Quest AR, con l’obiettivo di verificare se tramite questa app fosse possibile cogliere difficoltà di orientamento spaziale, che potrebbero essere un precoce indicatore di malattia. […]

17 Maggio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Sarà possibile diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer tramite un videogioco?

Essere sinceri o mentire, questo è il dilemma!

A cura di Sara Gipponi Telling a “good or white lie”: The views of people living with dementia and their carers. Casey D, Lynch U, Murphy K, Cooney A, Gannon M, Houghton C, Hunter A, Jordan F, Smyth S, Felzman H, Meskel P. Dementia (London). 2019 Feb 25:1471301219831525. doi: 10.1177/1471301219831525. [Epub ahead of print]. Si stima che attualmente nel mondo 50 milioni di persone soffrano di demenza e che tale cifra sia destinata ad aumentare fino a raggiungere i 152 milioni entro il 2050. Con il progredire della malattia, la percezione della realtà del malato può confondersi con i ricordi di un periodo precedente della sua vita e questi ricordi possono diventare la realtà odierna della persona. Pertanto, un sintomo comune delle persone che hanno problemi di memoria o demenza è il chiedere spesso dei loro cari che sono già morti o il fare affermazioni non corrette. In queste situazioni chi si prende cura di loro (caregiver) si trova ad affrontare un dilemma: correggere il malato dicendo la verità o dire una bugia e dargli corda rispetto alle sue convinzioni non veritiere? […]

2 Maggio 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Essere sinceri o mentire, questo è il dilemma!

Dieta e decadimento cognitivo: che ruolo svolge il consumo di funghi?

A cura di Ilaria Passeggia The Association between Mushroom Consumption and Mild Cognitive Impairment: A Community-Based Cross-Sectional Study in Singapore. Feng L., Cheah I.K., Xi Ng M.M, Li J., Chan S.M., Lim S.L., Mahendran R., Kua E.H., Halliwell B. Journal of Alzheimer’s Disease. 2019;68(1):197-203. doi: 10.3233/JAD-180959. Il consumo regolare di funghi può rappresentare un fattore di protezione a livello cognitivo? Per rispondere a questa domanda, alcuni ricercatori dell’università di Singapore hanno analizzato i dati raccolti in uno studio della durata di 6 anni su 663 partecipanti ultra-sessantenni senza deficit cognitivi o con deterioramento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI), condizione connessa alle prime avvisaglie di demenza. I risultati hanno permesso di rilevare un’associazione significativa tra il consumo di alcune tipologie di funghi e il benessere cognitivo nella popolazione anziana, legame che sembrerebbe essere indipendente da altre variabili quali età, genere, storia medica, fumo, alcool, attività fisica e sociale. […]

18 Aprile 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su Dieta e decadimento cognitivo: che ruolo svolge il consumo di funghi?

La salute del cervello inizia dalla bocca!

A cura di Michela Rampini Association of Chronic Periodontitis on Alzheimer’s Disease or Vascular Dementia. Choi S, Kyuwoong K, Chang J, Min Kim S, Jip Kim S, Cho H.J, Min Park S. Journal of American Geriatric Society, 00:1-6, 2019. DOI:10.1111/jgs.15828 La gengivite che non viene curata può diventare parodontite (o piorrea). La parodontite è una patologia piuttosto subdola che, se non curata, porta alla ditstruzione dei tessuti che assicurano sostegno e stabilità ai denti. La parodontite è la principale causa di perdita dei denti negli adulti e solo negli ultimi anni si è indagato il suo ruolo come  fattore di rischio per lo sviluppo di demenza. […]

5 Aprile 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su La salute del cervello inizia dalla bocca!

L’esaurimento vitale è un fattore di rischio per lo sviluppo di demenza?

A cura di Evita Tomasoni   Vital Exhaustion and Incidence of Dementia: Results from the Copenhagen City Heart Study Islamoska, K. Ishtiak-Ahmed, A.M. Hansen, M. Brødsgaard Grynderup, E. L. Mortensen, A. H. Garde, F. Gyntelberg, E. I. Bossano Prescott, E. Török, G. Waldemar and K. [...]

21 Marzo 2019|News Familiari|Commenti disabilitati su L’esaurimento vitale è un fattore di rischio per lo sviluppo di demenza?