La Tau-PET per la diagnosi differenziale fra la malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative

A cura di Giulia Merlin Discriminative Accuracy of [18F]flortaucipir Positron Emission Tomography for Alzheimer Disease vs Other Neurodegenerative Disorders Ossenkoppele, R; Rabinovici, GD; Smith, R; Cho, H; Schöll, M; Strandberg, O; Palmqvist, S; Mattsson, N; Janelidze, S; Santillo, A; Ohlsson, T; Jögi, J; Tsai, R; La Joie, R; Kramer, J; Boxer, AL; Gorno-Tempini, ML; Miller, BL; Choi, JY; Ryu, YH; Lyoo, CH; Hansson, O. JAMA. 2018; 320(11):1151-1162. doi:10.1001/jama.2018.12917 Le proteine tau forsforilata e amiloide sono due proteine tossiche, tipiche della malattia di Alzheimer (AD), che si accumulano nel cervello. La tomografia ad emissione di positroni (PET) è una tecnica che permette la loro visualizzazione in vivo. Mentre l’accuratezza della PET per la proteina amiloide è stata ampiamente studiata, quella della PET per la proteina tau forforilata non è ancora del tutto chiara. […]

28 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su La Tau-PET per la diagnosi differenziale fra la malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative

I livelli plasmatici di acetilcolinesterasi come potenziale biomarcatore dei depositi cerebrali di amiloide in soggetti cognitivamente sani

A cura di Giulia Quattrini Han SH, Park JC, Byun MS, Yi D, Lee JH, Lee DY, Mook-Jung I, for the KBASE Research Group. Blood acetylcholinesterase level is a potential biomarker for the early detection of cerebral amyloid deposition in cognitively normal individuals. Neurobiology of Aging 2018, in press. I depositi di proteina amiloide (Aβ) e le disfunzioni del sistema colinergico sono due caratteristiche della malattia di Alzheimer (AD). In particolare, l’enzima acetilcolinesterasi (AChE), deputato alla degradazione dell’acetilcolina ed i cui livelli sono rilevabili mediante analisi del plasma sanguigno, modula la trasmissione colinergica. […]

20 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su I livelli plasmatici di acetilcolinesterasi come potenziale biomarcatore dei depositi cerebrali di amiloide in soggetti cognitivamente sani

Positività per l’amiloide e sviluppo di demenza di Alzheimer

A cura di Federica Ribaldi Prevalence and Outcomes of Amyloid Positivity Among Persons Without Dementia in a Longitudinal, Population-Based Setting. Roberts RO, Aakre JA, Kremers WK, Vassilaki M, Knopman DS, Mielke MM, Alhurani R, Geda YE, Machulda MM, Coloma P, Schauble B, Lowe VJ, Jack CR Jr, Petersen RC. JAMA Neurol. 2018 Aug 1;75(8):970-979. doi: 10.1001/jamaneurol.2018.0629.   Le placche di proteina amiloide sono uno dei principali processi patologici della malattia di Alzheimer (AD) e svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi di tale malattia. Studiare la prevalenza della positività per l’amiloide nella popolazione generale ed il tasso di progressione verso una diagnosi clinica di demenza può offrire informazioni fondamentali per l’implementazione di nuovi studi preventivi. I suddetti sono proprio gli obiettivi di un recente studio, pubblicato sulla rivista internazionale JAMA Neurology. […]

14 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Positività per l’amiloide e sviluppo di demenza di Alzheimer

Rischio di sviluppare demenza di Alzheimer nel corso della vita: età, genere e biomarcatori

A cura di Elena Rolandi   Estimation of lifetime risks of Alzheimer’s disease dementia using biomarkers for preclinical disease. Brookmeyer R, Abdalla N. Alzheimers Dement. 2018 Aug; 14(8): 981-988. doi: 10.1016/j.jalz.2018.03.005. Epub 2018 May 22.   Negli anni recenti si è assistito ad un considerevole aumento di ricerche sull’identificazione precoce dei segnali di patologia di Alzheimer tramite biomarcatori, anche in assenza di disturbi cognitivi (fase preclinica). Tuttavia, considerato il lungo periodo preclinico della patologia e l’alto tasso di mortalità nella popolazione anziana, è possibile che una persona cognitivamente integra, che risulta positiva ai biomarcatori di Alzheimer, non sviluppi demenza di Alzheimer nel corso della vita.  […]

6 Settembre 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Rischio di sviluppare demenza di Alzheimer nel corso della vita: età, genere e biomarcatori

L’elettroencefalogramma quantitativo per l’individuazione di marker precoci

A cura di Martina Montalti EEG Theta Power Is an Early Marker of Cognitive Decline in Dementia due to Alzheimer’s Disease. Musaeus CS, Engedal K, Hgh P, Jelic V, Mrup M, Naik M, Oeksengaard AR, Snaedal J, Wahlund LO, Waldemar G, Bo Andersen B. J Alzheimers Dis. 2018 Jul 6. doi: 10.3233/JAD-180300. L’elettroencefalografia (EEG) è una tecnica non invasiva per la misurazione del segnale elettrico cerebrale, che viene successivamente rappresentato graficamente su uno schermo sotto forma di onde: l’encefalogramma. Tali onde cerebrali possono essere distinte sulla base della loro frequenza in onde alpha, beta, theta e delta. L’elettroencefalogramma quantitativo (qEEG) permette di identificare le aree cerebrali ipo- o iper-attivate. […]

26 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su L’elettroencefalogramma quantitativo per l’individuazione di marker precoci

Diversi pattern di atrofia ippocampale nella malattia di Alzheimer e nella demenza frontotemporale

A cura di Giulia Quattrini The hippocampal longitudinal axis-relevance for underlying tau and TDP-43 pathology. Lladó A, Tort-Merino A, Sánchez-Valle R, Falgàs N, Balasa M, Bosch B, Castellví M, Olives J, Antonell A, Hornberger M. Neurobiol Aging. 2018 Jun 1;70:1-9. L’atrofia ippocampale è uno dei principali biomarcatori della Malattia di Alzheimer (AD). Le proiezioni corticali lungo l’asse longitudinale presentano un elevato grado di specializzazione strutturale e funzionale, che potrebbero avere un ruolo nello sviluppo della demenza. […]

19 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Diversi pattern di atrofia ippocampale nella malattia di Alzheimer e nella demenza frontotemporale

Co-occorrenza di proteinopatie nelle malattie neurodegenerative

A cura di Elena Rolandi Neurodegenerative disease concomitant proteinopathies are prevalent, age-related and APOE4-associated. Robinson JL, Lee EB, Xie SX, Rennert L, Suh E, Bredenberg C, Caswell C, Van Deerlin VM, Yan N, Yousef A, Hurtig HI, Siderowf A, Grossman M1, McMillan CT, Miller B, Duda JE, Irwin DJ, Wolk D, Elman L, McCluskey L, Chen-Plotkin A, Weintraub D, Arnold SE, Brettschneider J, Lee VM, Trojanowski JQ Brain. 2018 Jul 1;141(7):2181-2193. doi: 10.1093/brain/awy146. Le principali malattie neurodegenerative sono determinate dalla presenza e localizzazione di specifiche proteinopatie: (i) placche di β-amiloide e grovigli neurofibrillari di tau in malattia di Alzheimer (AD); (ii) tau neuronale e gliale in malattia di Pick (PiD), paralisi supranucleare progressiva (PSP) e degenerazione corticobasale (CBD); (iii) aggregati di α-sinucleina in atrofia multisistemica (MSA) e in malattia da corpi di Lewy (LBD); (iv) TDP-43 in degenerazione frontotemporale lobare (FTLD-TDP) e in sclerosi laterale amiotrofica (ALS). Scopo del presente studio è stato quello di caratterizzare la co-occorrenza delle 4 principali proteinopatie all’interno di un’ampia gamma di malattie neurodegenerative. […]

12 Luglio 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Co-occorrenza di proteinopatie nelle malattie neurodegenerative

Uso dei biomarcatori per la diagnosi della malattia di Alzheimer secondo i nuovi criteri di ricerca: accordo o disaccordo?

A cura di Lorenzo Pini Challenges associated with biomarker-based classification systems for Alzheimer’s disease Illán-Gala I, Pegueroles J, Montal V, Vilaplana E, Carmona-Iragui M, Alcolea D, Dickerson BC, Sánchez-Valle R, de Leon MJ, Blesa R, Lleó A, Fortea J, Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Alzheimers Dement (Amst). 2018; 10: 346-357. Nella newsletter di Aprile ci siamo occupati dei nuovi criteri diagnostici di ricerca per la malattia di Alzheimer (AD) (https://www.centroalzheimer.org/dal-sintomo-alla-biologia-nuovi-criteri-di-ricerca-per-la-diagnosi-della-malattia-di-alzheimer/). Secondo questa nuova definizione la malattia è definita sulla base dello schema A/T/N, in cui i risultati di diversi biomarcatori vengono raggruppati in 3 categorie: “A+” si riferisce allo stato patologico della proteina beta-amiloide (Aβ), misurato mediante PET per Aβ o quantificando la proteina nel liquido cerebrospinale (CSF); “T+” denota la presenza di grovigli neurofibrillari, quantificati mediante PET per tau o analisi della proteina tau fosforilata nel CSF; “N+” si riferisce alla presenza di neurodegenerazione, quantificata mediante analisi dell’atrofia corticale, dell’ipometabolismo o della proteina tau nel CSF. […]

28 Giugno 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Uso dei biomarcatori per la diagnosi della malattia di Alzheimer secondo i nuovi criteri di ricerca: accordo o disaccordo?

La combinazione di fattori genetici, di neuroimaging e cognitivi nella valutazione del rischio di demenza

A cura di Giulia Merlin Combining Cognitive, Genetic, and Structural Neuroimaging Markers to Identify Individuals with Increased Dementia Risk Payton NM, Kalpouzos G, Rizzuto D, Fratiglioni L, Kivipelto M, Backman L and Laukka EJ. J Alzheimers Dis. 2018 Jun 4. doi: 10.3233/JAD-180199. [Epub ahead of print] Dal momento che, ad oggi, non esiste una cura in grado di modificare il decorso della demenza, risulta fondamentale identificarne i fattori di rischio per poter intervenire precocemente tentando di ritardarne l’insorgenza. […]

21 Giugno 2018|News Medici|Commenti disabilitati su La combinazione di fattori genetici, di neuroimaging e cognitivi nella valutazione del rischio di demenza

Associazione tra eccessiva sonnolenza diurna e accumulo di proteina amiloide in anziani non dementi

A cura di Giulia Quattrini Carvalho DZ, St Louis EK, Knopman DS, Boeve BF, Lowe VJ, Roberts RO, Mielke MM, Przybelski SA, Machulda MM, Petersen RC, Jack CR Jr, Vemuri P. Association of Excessive Daytime Sleepiness With Longitudinal β-Amyloid Accumulation in Elderly Persons Without Dementia. JAMA Neurol. 2018 Jun 1;75(6):672-680. L’eccessiva sonnolenza diurna (ESD), definibile come la difficoltà nel mantenere lo stato di veglia durante il giorno, si manifesta frequentemente con l’invecchiamento. Diversi studi longitudinali hanno evidenziato come questa condizione possa rappresentare un fattore in grado di incrementare il rischio di sviluppare demenza. […]

15 Giugno 2018|News Medici|Commenti disabilitati su Associazione tra eccessiva sonnolenza diurna e accumulo di proteina amiloide in anziani non dementi